Scendiamo dal piedistallo

Togliamoci la maschera della perfezione

Articolo di Gianfranco Viasetti - 21/02/2020

Scendi dal piedistallo

Laura è seduta alla sua scrivania e fissa lo schermo del suo portatile.

Per l'ennesimo giorno, ha letto consigli su come scrivere e sul content marketing.

Vuole disperatamente scrivere un articolo per il suo blog, ma si sente bloccata, confusa, ansiosa.

Tutti là fuori sembrano sapere come si fa.

“Condividi suggerimenti utili”, “Costruisci un brand”, “Crea un tuo pubblico”, “Sii più presente sui social media”, “Pubblica video su YouTube”…

Ma cosa fai quando inizi da zero?

C'è qualcuno là fuori che la capisce? Qualcuno che può raggiungere il suo schermo e dirle che andrà tutto bene?

Qualcuno che è umano?

Online, spesso vedo i brillanti risultati che ottengono gli altri.

Gente che sostiene di essere diventata milionaria e di voler far diventare ricco anche te. Basta che scarichi (dicono) i loro 3 video gratis.

Laura di questi video ne ha scaricati una marea. L'unica cosa che ha capito è che tutti vogliono convincerla ad iscriversi ai loro costosissimi corsi.

A volte, mi viene voglia di scappare e fuggire lontano.

Mi sono stancato delle immagini perfette delle persone. Mi sono stancato degli "esperti" che fanno sentire stupidi i lettori a causa dei loro errori.

Mi sono stancato di vedere le pagine dei gruppi dove il guru di turno ed i suoi tirapiedi deridono o bloccano chiunque si permetta di esprimere un'opinione non in linea con il loro pensiero.

Fortunatamente, ci sono ancora posti online dove vive la compassione, dove le persone sono reali, dove possiamo stabilire contatti e costruire amicizie, dove le persone condividono sia i loro successi che i loro fallimenti, sia i loro punti di forza che i loro difetti.

Ma vorrei che ci fosse più "realtà" online. Meno perfezione. Più difetti. Meno lezioni. Più compassione. Più umanità.

Pratichiamo il coraggio di presentarci con sincerità, di essere noi stessi ed essere vulnerabili. Smettiamola di farci credere invincibili.

Promuoviamo la compassione in ciò che scriviamo, compassione sia per noi stessi che per i nostri lettori.

Scriviamo per vendere o insegnare, è vero, ma la connessione umana viene prima di tutto.

Ma come?

Togliamoci la maschera della perfezione

Gli scrittori sinceri non scrivono per stupire, per ingrandirsi o per mostrarsi più esperti di chiunque altro.

Brené Brown ha trascorso due decenni a studiare coraggio, vulnerabilità, vergogna ed empatia. È professoressa e ricercatrice all'Università di Houston. I suoi libri sono molto venduti. Il più famoso è I Doni dell'imperfezione.

Ecco cosa scrive:

“Pensavo che condividere i nostri difetti, debolezze e storie avrebbe danneggiato la nostra immagine professionale, ma invece ho scoperto che è vero il contrario.”

Vedi i tuoi lettori come uguali a te.

Brené Brown sottolinea quanto ha imparato dai partecipanti alla sua ricerca.

Dice:

“Una delle domande che mi vengono poste più spesso è "Non ti deprimi parlando con le persone della vulnerabilità e ascoltando le lotte più oscure delle persone?"

La mia risposta è no, mai. Questo perché ho imparato di più su dignità, resistenza e gioia da quelle persone che hanno coraggiosamente condiviso le loro lotte con me che da qualsiasi altra parte del mio lavoro.”

Come marketer e copywriter, ci viene spesso detto di rafforzare la nostra autorità in modo che le persone diventino desiderose di ascoltare e imparare da noi.

Ma essere un'autorità non significa che dobbiamo salire su un piedistallo per tenere lezioni o predicare.

Possiamo essere umani e compassionevoli in ciò che scriviamo e ispirare ancora di più i nostri lettori.

Mantieni alta la tua autostima.

Una delle nostre sfide è che la nostra scrittura si può sempre migliorare.

Ma riconoscere un margine di miglioramento non significa che al momento non siamo abbastanza bravi. Anche i campioni di calcio possono ancora migliorare il loro gioco.

Non utilizzare il numero di condivisioni, like e commenti come criterio per la tua dignità.

Sei già abbastanza bravo.

Se una voce dentro di te ti dice che sei un cattivo scrittore, cerca di correggerla. Nessuno è un cattivo scrittore. Tutti noi stiamo imparando a scrivere meglio. E tutti noi a volte commettiamo errori e veniamo criticati.

Va bene sentirsi delusi o feriti dalle critiche, ma ciò non ci rende meno degni di ciò che facciamo o di noi stessi.

Gianfranco Viasetti

Email: [email protected] 
www.viasetti.it

 

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