Il mio sito e-commerce non vende

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Gianfranco Viasetti
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Il mio ecommerce non vende

Email ricevute e le nostre risposte

Autore: Gianfranco Viasetti

Articolo scritto il 23 Aprile 2012 (è datato ma sempre valido)

In questa pagina riportiamo alcune delle mail che riceviamo quotidianamente relative ai siti e-commerce.

Si tratta in genere di aziende o utenti che hanno un sito e-commerce che non funziona, che nessuno trova, che non vende. Ogni giorno riceviamo 2 o 3 email del genere. Negli ultimi 5 anni ne abbiamo ricevute quasi 5.000.

5.000 utenti che non hanno ottenuto risultati dal sito e-commerce che hanno deciso di fare autonomamente o che sono stati convinti a fare da qualche bravo venditore di fumo.

Molti dei nostri competitor sono bravissimi quando si tratta di far firmare contratti.

Non possiamo riportare migliaia di email, riportiamo solo alcune di quelle che riteniamo più utili ad aiutare chi sta pensando di mettersi negli affari in internet con un sito e-commerce.

Naturalmente, per ragioni di privacy e di correttezza verso chi ci scrive, abbiamo cancellato tutte le informazioni che potrebbero far identificare il mittente o le aziende di cui si parla.

Oltre alle richieste degli utenti troverete le nostre considerazioni in merito e, in certi casi, le risposte che abbiamo fornito in forma riservata ai mittenti delle mail.

1° caso

Sito e-commerce per la vendita di collane e bracciali

Impariamo a distinguere!

Bisogna imparare a distinguere chi è ai primi posti nei motori per merito da chi c'è perchè paga. E questo è il caso della web agency che ha creato il sito di cui stiamo parlando.

Primi in Google per merito o primi in Google a pagamento?

C’è una grande azienda che si occupa di siti web, piuttosto nota soprattutto perché la si trova spesso al primo posto in Google con alcuni termini attinenti il posizionamento dei siti nei motori.

È vero che non è al primo posto per merito, ma solo perché paga AdWords per esserci, ma questo molti potenziali clienti non lo sanno o non ci fanno caso.

Molti utenti non sanno distinguere tra chi è ai primi posti perché merita di esserci e chi invece c’è perché paga.

Google fa capire quali sono i link sponsorizzati mostrandoli nei risultati di ricerca  sul lato destro del video oppure prima dei normali risultati di ricerca, su uno sfondo leggermente colorato, e sottolineo leggermente perché su alcuni monitor si fa davvero fatica a vedere il colore, e gli utenti più sprovveduti rischiano di confonderli con i risultati organici e pensare quindi che se un’azienda che si occupa di realizzazione e/o posizionamento nei motori è ai primi posti è sicuramente brava a fare il proprio lavoro.

Questo articolo è stato scritto nel 2012. Oggi gli annunci sponsorizzati hanno cambiato forma.

Mi è capitato più volte che un cliente di questa azienda (e di altre che pagano per essere ai primi posti tra i link sponsorizzati) mi scrivesse  per chiedermi un preventivo per posizionare il proprio sito in quanto, nonostante avesse pagato profumatamente, non aveva ottenuto i risultati promessi.

Qualche giorno fa, il 17 Aprile 2012, mi ha contattato la titolare di un sito e-commerce per la vendita di collane e bracciali. Voleva sapere perché, nonostante si fosse rivolta ad una grande azienda e speso parecchio, non avesse ottenuto alcun risultato.

"Stando a ciò che voi scrivete io non avrò risultati, ma vorrei che analizzaste comunque il sito, questo mi aiuterebbe molto. Grazie."

Abbiamo analizzato il sito in questione e scoperto che viene trovato in seconda pagina su Google solo con un termine composto da ben 7 parole (gioielli artigianali in argento e pietre dure). Un termine che viene cercato in un mese solo da una ventina di utenti (incluso chi ha fatto il sito e la titolare dello stesso).

Un termine che non procura pertanto contatti ne clienti. Abbiamo quindi risposto alla cliente allegando il report dei risultati riscontrati e chiedendogli come mai avesse scelto proprio quella web agency per la creazione del sito.

La sua risposta è stata:

"La ringrazio davvero tanto per il tempo che mi ha dedicato con l'analisi delle probabili visite sul mio sito. Ho scelto quella web agency perché è una grande azienda ed inoltre era, e forse lo è ancora, in prima posizione su Google.....Erroraccio! L'elenco delle keyword è stato scelto dopo un'attenta analisi, così mi è stato detto, delle  maggiori richieste ...come ad esempio gioielli artigianali (con questa keyword non si trova il sito nemmeno in decima pagina), ma ovviamente sono molto delusa dalle vendite... (e dalla professionalità molto scarsa mostrata durante la costruzione del sito stesso) ma ormai ero in ballo.. Sto decidendo seriamente di cambiare gestione e mi chiedo se Lei potesse prendere in considerazione tale eventualità (anche se forse sono spacciata!!)."

Le ho risposto che il risultato negativo era prevedibile e che se si fosse rivolta a noi le avremmo consigliato di lasciar perdere.

Poi le ho detto che l'azienda da lei scelta è al primo posto in Google (con determinate ricerche) solo con un link sponsorizzato, ossia a pagamento. 

Le ho spiegato la differenza che esiste tra un sito del nostro settore al primo posto per merito ed uno al primo posto solo perché paga 2 euro per ogni click. Niente da fare. Ha insistito dicendomi che lei lo vedeva al primo posto senza sfondo colorato. Il problema è che lo sfondo colorato dei link sponsorizzati sul suo monitor è talmente tenue da risultare quasi invisibile.

Una svista di questo genere può costare all’utente 4 o 5.000 euro. Tanti ne ha spesi la signora in questione per avere un sito e-commerce che non vende nulla.

Occhio ai link sponsorizzati delle aziende che fanno siti web o che si occupano di posizionamento!

Chi non fa il nostro lavoro, chi non si occupa di posizionamento, può tranquillamente pagare AdWords per apparire ai primi posti. Nulla da eccepire. Se trovo un sito che vende vino pugliese al 300° posto non sono indotto a pensare che il vino che vende è meno buono di quello che vende un sito che si trova al primo posto, sponsorizzato o meno. Se il sito non si trova ai primi posti, la colpa non è dell’azienda che vende vino, è di chi ha realizzato e/o posizionato il sito.

La sola colpa dell’azienda è di aver scelto il fornitore sbagliato. Ma chi fa il nostro lavoro non può avere un sito al 300° posto ed essere bravo a “fare siti”. Le 2 cose sono incompatibili tra loro.

Stesso discorso se il sito si trova ai primi posti SOLO perché paga AdWords. Se non ha saputo posizionare il suo sito perché dovrebbe riuscire a posizionare il vostro?

Mi vengono in mente quei “maghi” che vendono i numeri per vincere al lotto. Se li hanno perché non se li giocano loro?

Qualcuno potrebbe obiettare che una grande azienda che opera nel nostro settore e che fattura milioni di euro all’anno deve per forza essere brava.

Essere brava a fare che cosa? A vendere sicuramente sì.

Un’azienda che ha o si affida ad un call center per fare 1.000 chiamate al giorno al fine di proporre appuntamenti con i loro specialisti sicuramente fa ordini, indipendentemente dalla qualità dei servizi offerti. Su 1.000 persone c’è ne sono sempre una decina che ci cascano e che credono a tutto ciò che viene promesso.

Gerry McGovern, uno dei più ascoltati esperti internazionali di web marketing, dice che il metro per valutare il successo di un’azienda dovrebbe essere il successo dei suoi clienti. Concordo pienamente.

Noi abbiamo successo non perché andiamo dai potenziali clienti per convincerli ad affidarsi a noi (cosa che non facciamo mai), ma perché i potenziali clienti decidono spontaneamente di rivolgersi a noi dopo aver constatato, leggendo le testimonianze sul nostro sito, quali successi ha ottenuto chi si è rivolto a noi.

In altre parole non si basano solo su ciò che diciamo o scriviamo, ma soprattutto su ciò che siamo in grado di dimostrare di aver fatto ottenere a chi ha avuto fiducia in noi, e naturalmente anche sul passaparola dei già clienti.

2° caso

Sito e-commerce per la vendita di vino

La titolare di un'azienda pugliese che ha un sito e-commerce per la vendita di vino ed altri prodotti tipici alimentari online mi ha scritto in una email ricevuta il 18 Aprile 2012:

"Ho già letto tutti i suoi articoli sui siti e-commerce e mi sono riconosciuta in molte situazioni da Lei descritte. Infatti mi rendo conto di avere un sito e commerce perfettamente INUTILE. Ne ho parlato  con colui che ha realizzato il mio sito e questi mi sottolinea che con il budget di  € 4.000,00, ha  potuto fare un sito e commerce visibile ai motori di ricerca per ottimizzare l' indicizzazione ma non per posizionarlo ai primi posti con keywords specifiche (in altre parole il sito non lo si trova). E che ogni altra azione avrà altri costi. Io so solo che il sito al momento non è assolutamente valido e mi sembra di aver buttato al vento dei quattrini.."

l'abilità linguistica di certi webmaster supera di gran lunga la loro abilità nella realizzazione di siti che servano a qualcosa. Con 4.000 euro ha solo potuto ottimizzare l'indicizzazione ma non posizionarlo nelle prime pagine dei motori.... ogni commento è superfluo.

3° caso

Sito per la vendita di occhiali

Il titolare di un negozio di ottica, il 20 Aprile 2012, mi ha inviato la seguente email:

Gentile sig. Viasetti, ho letto alcuni dei suoi articoli relativi ai siti web e li ho trovati molto interessanti e soprattutto in linea con le mie idee, o meglio con le idee che mi son fatto leggendo molti articoli inerenti alla realizzazione e posizionamento di un sito internet.

Premetto che non sono un esperto né tantomeno un fan dell'argomento, visto che faccio tutt'altro nella vita, ma sono stato in un certo modo costretto ad interessarmene dopo aver ricevuto pesanti fregature con il sito di xxxxxxxx. Ho un negozio di ottica e da inesperto mi sono lasciato convincere dall'agente di xxxxxxxx ad acquistare un sito "premium" che mi ha creato un'infinità di problemi, che pago moltissimo e che non soddisfa minimamente le mie necessità. Sto aspettando la scadenza del contratto per farlo sparire dal web! Il sito in questione è (nome del sito). Vorrei che mi facesse un preventivo di spesa per un sito chiaro, immediato e funzionale, insomma nel vostro stile!

Nota: il sito in questione è costato più di 4.000 euro.

4° caso

Sito e-commerce per la vendita di orecchini, borse, ciondoli, bracciali, teiere

Estratto dell'email ricevuta il 25 Aprile 2012 dalla titolare del sito e-commerce e della nostra risposta:

"Quasi tutti i nostri prodotti sono artigianali realizzati con materiali made in Italy di ottima qualità. Ad oggi pochissime vendite ed ovviamente non ci spieghiamo perché."

Gentile Signora xxxxx, Lei dice “Quasi tutti i ns prodotti sono artigianali realizzati con materiali made in italy di ottima qualità”, ma questo gli utenti possono capirlo solo dopo che hanno trovato il sito, non prima. Google non da la precedenza ad un sito per il fatto che vende prodotti di qualità. Al motore questo non interessa e comunque non può saperlo.

Google indicizza un sito per *come* è fatto, non per la qualità di ciò che vende. E’ come se Lei aveste un negozio che espone in vetrina prodotti bellissimi e di elevata qualità, ma che si trova in un vicolo dove non passa nessuno. Le persone non vedono il negozio e quindi non acquistano.

Lei dice anche “Ad oggi pochissime vendite ed ovviamente non ci spieghiamo perché”.

Lei non si spiega il perché, ma io me lo spiego benissimo.  Oltre il 95% dei siti e-commerce si trova nella sua situazione. Sono 10 anni che noi stiamo dicendo a tutti di non sprecare soldi e tempo in un sito e-commerce in quanto non otterranno risultati. Ovviamente non tutti ci ascoltano.

C’è chi ci ascolta e ci ringrazia per aver fatto loro risparmiare soldi e tempo e c’è chi invece da retta ai nostri competitor che propongono a tutti un sito e-commerce facendo credere che venderanno e guadagneranno. In realtà, quasi sempre, gli unici a guadagnarci sono loro.

Il Suo sito e-commerce vende pochissimo perché lo si trova in prima o seconda pagina su Google solo con termini che vengono cercati da pochissimi utenti, termini che possono quindi portare sul sito pochissimi visitatori al mese (Vedi tabella allegata).

Il suo caso è identico a quello di migliaia di siti e-commerce che abbiamo avuto l’opportunità di analizzare negli ultimi anni. Essere in prima pagina solo con il nome della propria azienda, a meno che sia conosciutissima, o con termini che nessuno cerca non serve a nulla.

5° caso

Sito e-commerce per la vendita di vino online

Estratto dell'email ricevuta il 30 Aprile 2012 dal titolare di un sito e-commerce per la vendita di vino e nostra risposta:

Buongiorno, ho letto con molto interesse il vostro articolo sui siti ecommerce, ma c'è qualcosa che non mi quadra e che vorrei mi chiariste. Voi dite che un sito ecommerce di vini è impossibile collocarlo in prima pagina su Google, come mai allora se digito VINO il sito vinoinrete.it è in prima pagina? Come ha fatto? Perché non dovrebbe essere possibile ottenere lo stesso risultato con il mio sito www.xxxxxx.yy? Sono disposto anche ad investire 3 o 4.000 euro in questo progetto. Attendo la vostra cortese risposta con urgenza. Devo assolutamente far decollare il mio sito.

Risposta:

Gentile Sig. xxxxxx,

Non mi pare di aver mai affermato che è impossibile ottenere la prima pagina per un sito che vende vino online. Se l'ho scritto da qualche parte si è trattato di una svista. E' come se affermassi che è impossibile vincere il primo premio alla lotteria di capodanno. C'è sempre qualcuno che lo vince. Ma quanti sono coloro che non vincono? Io parlo sempre di probabilità. Cercando in Google "VINO" troviamo più di un miliardo di risultati e in prima pagina ce ne stanno solo 10.

 Quante probabilità vi sono che il Suo sito sia tra questi 10? Faccia pure Lei il calcolo.

Inoltre, il sito che mi cita non è un sito e-commerce di vini, è un portale di 1.190 pagine che parla di vino, ma non lo vende online. In prima pagina, con il termine "vino", io non trovo nemmeno un sito e-commerce.

Se su un miliardo nessuno c'è riuscito non credo proprio che ci riusciremmo noi. Almeno, io non ho questa presunzione.

So però che molti miei competitor garantiscono la prima pagina (almeno così dicono). Si rivolga a loro se crede a ciò che affermano. Oppure faccia campagne con AdWords o si rivolga a qualche azienda che fa email marketing. Noi ci occupiamo esclusivamente di posizionamento organico e accettiamo un incarico solo se riteniamo vi siano buone probabilità di successo.

Nel Suo caso lo escludiamo.

6° caso

Sito e-commerce per la vendita di olio, vino, marmellate

Email ricevuta il 24 Gennaio 2012 dalla titolare di un sito e-commerce per la vendita di vino, olio, marmellata ed altri prodotti alimentari.

Ho letto con interesse quanto avete scritto sul vostro sito riguardo alle problematiche di visibilità con i siti e-commerce. Mi sono rispecchiata esattamente in tutte! Ho il sito da 3 anni e nessun acquisto. Finiti gli studi ho aperto quest'attività con mio padre per la vendita in internet di prodotti tipici di alta qualità ed abbiamo anche un piccolo magazzino. Però con il sito abbiamo questi problemi e anche con il magazzino non vendiamo perchè non è un negozio quindi viene solo chi ci conosce.

Abbiamo fatto fiere e mercatini ma c'è crisi e oltre a noi non vende nessun banchetto.  Non abbiamo la possibilità di aprire un negozio in quanto fra le varie spese ci viene a costare 3 mila euro al mese e c'è il rischio che ci indebitiamo ancora di più perchè qui nei dintorni vanno solo i negozi "storici" e gli altri aprono e chiudono tutti nel giro di un anno. Cosa ci consiglia di fare?

Estratto della nostra risposta:

Buongiorno Signora xxxx,

ho fatto alcune verifiche e in effetti il Suo sito è introvabile nei motori. Lo si trova solo se si conosce il nome della Sua azienda, nome che evidentemente non è conosciuto al di fuori del Suo paese. La Sua è la classica situazione in cui si trova oltre il 99% di chi ha un sito e-commerce. Purtroppo non c'è nulla che possiamo fare per aiutarla ed i motivi sono proprio quelli che Lei ha letto nel nostro articolo sui siti e-commerce.

Mi dispiace che non sia capitata sul nostro sito prima di investire soldi e tempo in un sito e-commerce il cui risultato negativo era prevedibile. Provi a vendere i suoi prodotti su Ebay e lasci perdere il sito. Ormai i soldi li ha buttati, ma almeno eviti di buttarne altri.

7° caso

Altro sito e-commerce per la vendita di gioielli, bigiotteria..

Email ricevuta il 2 Maggio 2012

Buongiorno, vorrei che faceste un ceck-up gratuito del mio sito (segue il nome del sito) in quanto pur essendomi rivolta per il posizionamento a xxxxxxx (una web agency di Modena che si occupa di posizionamento) ed avendo speso circa 3.000 euro non vedo risultati. Mi avevano garantito la prima pagina di Google con almeno 3 delle keyword che avevamo concordato, o meglio che mi avevano suggerito e devo ammettere che sono stati di parola. In prima pagina ci sono con 4 keyword, ma in 6 mesi ho avuto solo 3 o 4 contatti e nessun ordine. Mi potete spiegare cosa c'è che non va nel mio sito?

Risposta data all'utente:

Ciò che non va è che il Suo sito è in prima pagina solo con keyword che pochissime persone cercano. A me risulta in prima pagina su Google con le seguenti keyword:

Sa quanti utenti lo scorso mese hanno cercato in Google queste keyword? Immagino di no. Eccole i dati:

Totale: 65 utenti in un mese. Aggiungiamo pure altrettanti che troveranno il sito in seconda pagina con altre keyword e arriviamo a 130.

Considerando che il Suo sito, con i suddetti termini, si trova mediamente verso la metà della prima pagina e con altri in seconda pagina, può aspettarsi una media di 20/30 visitatori al mese. Da questi tolga coloro che stavano cercando un negozio fisico. E' chiaro che in simili condizioni non può avere ordini!

Non basta essere in prima pagina, bisogna esserci con keyword che i potenziali utenti cercano in quantità sufficienti per consentirle di avere molti contatti. Esempio: negozio di bigiotteria, perle, collane, bracciali, ecc.. ma ovviamente con questi termini non c'è in quanto hanno milioni e milioni di siti competitor. Il Suo problema è lo stesso che affligge il 99% (e oltre) dei siti e-commerce. Per saperne di più legga questo articolo: quello che non vi hanno mai detto sui siti e-commerce.

 

9° caso

sito e-commerce completo per soli 1.000 euro

Email ricevuta il 5 Maggio 2012

Volevo farvi una domanda, come mai per un sito statico di 5 pagine in html che chiunque è in grado di fare chiedete 1500 euro mentre un mio conoscente per 1000 euro fa un sito ecommerce di 100 pagine e sicuramente molto più complicato da fare dei vostri siti?

xxxxxxxxx

Risposta:

Forse Le è sfuggita una cosa: i siti statici che facciamo noi e che, secondo Lei, chiunque è in grado di fare, sono in prima pagina su Google e procurano clienti e reddito ai loro titolari (legga le testimonianze dei nostri clienti per capire quali risultati ottengono).

Tra i nostri clienti c'è chi, che grazie al sito che abbiamo loro realizzato, ha raddoppiato il fatturato e chi ha assunto nuovo personale per far fronte all'aumento di lavoro. I nostri siti "che chiunque è in grado di fare" hanno contribuito a creare posti di lavoro anche in questo periodo di grave crisi economica.

Dubito molto si possano dire le stesse cose dei siti e-commerce da 1.000 euro che crea il Suo amico.

In ogni caso per un sito e-commerce non è necessario spendere 1.000 euro, c'è anche li fa gratis. Cercate in Google "realizzazione siti ecommerce gratis" - Ne troverete centinaia.

 

10° caso

Portale di annunci automobili usate come autoscout24.it

Estratto di una email ricevuta il 13 Maggio 2012

Avrei la necessità di avere un preventivo per la creazione di un sito di annunci tipo autoscout24. Il budget disponibile è di circa 700 euro.

Risposta:

Buongiorno Sig. XXXXX, autoscout24.it è un portale con 320.000 pagine, e questo senza contare le pagine presenti nelle versioni in altre lingue. Noi facciamo pagare circa 300 euro per ogni pagina.

Supponiamo che autoscout24.it sia costato solo 3 euro per pagina: fanno circa 1.000.000 di euro. A prescindere da queste prime e superficiali considerazioni, se non si dispone di budget milionari, un sito di annunci di auto usate (o di case, o di hotel...) che ha la pretesa di essere trovato in tutta Italia non ha alcuna probabilità di successo. Quelli che funzionano sono i soliti noti. Se cerca in Google “auto usate” troverà 22 milioni di risultati. Certo, si può sempre pubblicizzare il sito con AdWords, ma non mi pare sia questo che lei desidera fare. Lei vuole un posizionamento organico.

Su questa pagina trovate molti altri casi di utenti che hanno un sito e-commerce. Leggete cosa ci dicono e poi riflettete sul progetto che avete in mente e che in questo momento vi sembra una buona idea.

E, se vi avanza tempo, leggete anche cosa ci dicono coloro che hanno un sito statico, un sito NON e-commerce.

 

Pagine utili

 

Gianfranco Viasetti, studio Viasetti, 24 Aprile 2012.

 

 

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