Aprire un ecommerce?
Opinioni di chi ha un sito e-commerce
un articolo di Gianfranco Viasetti del
20/07/2016
Aggiornato al 12/01/2020
Testimonianze di utenti a cui avevamo sconsigliato di aprire un
ecommerce ma che hanno ritenuto di non ascoltarci.
Avvertenza per il lettore:
Leggendo le opinioni di chi ha un sito ecommerce, presenti su
questa pagina, potresti demoralizzarti, pensare che nessun sito
funziona, che tutti sono dei flop.
Non demoralizzarti, ci sono anche siti che funzionano!
In questa pagina
troverai decine di commenti di chi è contento del proprio sito
Qui di seguito invece trovi
chi ha fatto un buco nell'acqua:
Un sito per la vendita di
cosmetici biologici
La storia di un sito che vende online cosmetici e prodotti
ecologici per bambini e adulti: 100 euro di guadagno all'anno a
fronte di un investimento di 5.000 euro.
Email ricevuta il 17/07/2016 dal titolare del sito:
"Salve, ho messo in piedi un e-commerce su piattaforma Magento da
2 anni, ma l'incassato in termine di vendite è di solo 1/5
dell'investimento sostenuto, ovvero 1000 contro 5000. Guardando al
mio sito xxxxx.yyy, cosa posso fare per cambiare radicalmente la mia
situazione, senza spendere cifre folli? Vorrei divenisse un sito che
incassa almeno 4000€/mese ma anche di più, cosa mi consigliate di
fare, analizzando il mio sito?"
Domanda: mi sta dicendo che ha speso 5.000 euro per un sito che
fattura 500 euro all'anno? Quanto guadagna?
Sì, ho speso 5000€ per la realizzazione del sito, poi pago
300€/anno per l'hosting. Il sito è operativo da 2 anni circa ed ho
incassato poco più di 1100€ con un margine del 20/25%. Quindi
guadagno circa 100 euro/anno. I margini purtroppo sono bassi...
Guadagna 100 euro e ne spende 300 solo per l'hosting.
C'è anche chi ha speso 30.000 euro senza vendere nulla
Quando qualcuno mi chiede un consiglio o un preventivo per la
creazione di un sito e-commerce gli rispondo: lo sai vero che le
probabilità che tu venda qualcosa sono meno dell'1%? Molti non mi
credono. Qualcuno ribatte: c'è un mio amico che guadagna bene
con l'e-commerce! Può essere, ma su uno che guadagna ne
esistono migliaia che non vendono, indipendentemente dal fatto che
il loro sito sia in prima o in centesima pagina su Google. Ho
ricevuto oltre 1.000 email da parte di titolari di siti e-commerce
disperati per aver buttato i loro soldi (e tanto tanto tempo) senza
avere risultati. Su questa pagina ne trovate alcune.
Queste è una è ultime ricevute, è un po' lunga ma la riporto per
esteso nella convinzione che sia utile a molti nostri lettori che
stanno pensando di aprire un sito e-commerce, magari rivolgendosi ad
una delle più blasonate agenzie di marketing e comunicazione, tanto
per "andare sul sicuro"
E-commerce per la vendita di preziosi in Italia e Russia
La contatto non tanto per avere da lei un parere o un
responso, quanto più per mio personale sfogo a fronte della lettura
dei suoi articoli sull'e-commerce. Già, perchè da più di un anno non
mi do pace e ancora non trovo in me le giustificazioni per ammettere
di aver sbagliato, floppato e toppato in maniera clamorosa.
Mi chiamo (nome e cognome), e sono un imprenditore di 45
anni. Per 15 anni ho condotto con successo un'azienda produttrice di
filati, esportando l'85% del mio prodotto in Cina e in diverse parti
del mondo. Nel 2008 ho deciso di cedere parte del ramo aziendale e
cessare la restante parte dati i sentori di imminente crisi
mondiale. Del resto, un imprenditore dovrebbe avere sufficiente
fiuto per capire anche e soprattutto quando è ora di uscire da un
determinato mercato.
Senza un lavoro (per mia scelta, ma è stato così), e pensando
e ripensando a qualche tipo di attività che non contemplasse più la
produzione (almeno qui in Italia), un giorno ebbi la brillante idea
di fare ciò che in molti altri paesi era già una realtà: la vendita
di preziosi on-line. Potendo contare anche sulla spinta di molti
addetti ai lavori, ho pensato che, se fatta con tutti i crismi,
un'attività del genere avrebbe potuto diventare il mio nuovo lavoro,
ragion per cui, circa 2 anni fa, ho deciso di affrontare questa
nuova avventura affidandomi principalmente ad una piattaforma
E-commerce. Le tralascio tutte le difficoltà, e gli investimenti per
aprire un'attività di commercio preziosi, gli uffici, il contatto
con i fornitori per arrivare al nocciolo della questione:
l'e-commerce.
Nel tentativo di affrontare questo ambizioso progetto in
maniera quanto più professionale possibile, ho pensato di affidarmi
ad una rinomata (e blasonata) società di comunicazione di Milano,
che di fatto segue le campagne marketing di molti prestigiosi
marchi, confidando sulla loro competenza in fatto di comunicazione
ma soprattutto sul fatto che mi avrebbero di sicuro aiutato a non
commettere errori in materia di promozione e presentazione al
mercato. Ho quindi affidato a loro sia la realizzazione, sia la
promozione del sito, con la creazione ex novo di un brand e il
relativo lancio sul mercato a mezzo campagna marketing, SEO, SEM,
keywords ecc ecc.
Come giustamente da lei affermato nel suo articolo, tale
impresa mi ha impegnato moltissimo (1 anno) e mi ha letteralmente
dissanguato economicamente. A tal punto che il mio business plan
doveva assolutamente prevedere un minimo di ricavi per non fa
naufragare la cosa. In realta, caro sig. Viasetti, nel corso di quel
penoso anno mi sono via via reso conto che se da un lato questa
insigne società di comunicazione era volta solo ai miei quattrini,
piuttosto che "perdere" tempo con il mio progetto (le risparmierò la
descrizione dei più disparati Luminari dell'advertising, saccenti e
pieni di se che ho avuto modo di conoscere a mie spese: una pletora
di artistoidi schizofrenici e intellettuali del nulla) dall'altro il
mercato si è dimostrato assolutamente disinteressato al progetto, e
questo nonostante il posizionamento al primo posto
e in prima pagina per diversi mesi (ad un costo che di certo le sarà
noto) per di più in periodo pre e post Natalizio 2011.
Ma c'e anche di più, nel tentativo di diversificare l'offerta
su più paesi, sempre durante quel lungo periodo di tempo ho voluto
realizzare il sito in 3 diverse lingue (ITA-ENG e Russo), al fine di
tentare anche la strada verso un mercato più emergente del nostro e,
a seguito di una fiera tenutasi a Mosca, sono riuscito a proporre i
miei prodotti anche sul principale sito ecommerce di vendita
preziosi per l'intera Russia. Anche li, posizionato
al primo posto!
Ebbene, inutile nasconderle che l'intera operazione, un
intero anno di duro lavoro quotidiano, e un'ingente somma di denaro
speso in "comunicazione", marketing, shooting fotografici ecc ecc,
sono andati letteralmente in fumo a fronte di
VENDITE ZERO, TELEFONATE ZERO,
CONTATTI ZERO,
email ZERO. Le lascio solo immaginare lo sconforto
di fronte ad un telefono muto e una casella email sempre vuota, con
la sola eccezione delle fatture da pagare!
Per me, imprenditore di medio corso, lo sconforto di fronte a
tale insuccesso ha seriamente compromesso la mia autostima e ancora
sto cercando le ragioni di un simile abbaglio. Ad oggi il sito è
stato chiuso, la società verrà posta presto in liquidazione, ma il
mio orgoglio continua e continuerà a sanguinare (oltre al mio conto
in banca) per ancora molti lustri.
Non mi aspetto da lei una soluzione nè una proposta, volevo
solo condividere questa mia esperienza che va ben al di la' di tutti
coloro che con 5.000 euro tentano di vendere rastrelli sul Web che,
per quanto mi riguarda, resta comunque un pollaio di idioti (me
compreso) ma soprattutto di specchi per le allodole, dove è molto
facile smarrirsi dentro a chissà quale verità sancita da un
computer. Chi però di comunicazione WEB fa il suo mestiere,
dovrebbe, come fa lei, puntare il dito su tutte le leggende di cui
il web è intriso, sfatando miti che costano parecchio a chi si
volesse cimentare in simili avventure.
E-commerce settore abbigliamento per il mercato tedesco
Anche quella che segue è interessante da leggere per chi è
convinto che basti non improvvisare, disporre di un buon budget e
mettersi nelle mani di una rinomata e famosa web agency per avere un
e-commerce che funziona.
Email ricevuta il 13 Giugno
2013 da un utente che vende online abbigliamento, specialmente per
il mercato tedesco:
Buongiorno, spero di non suscitare la sua ilarita se le dico
che la nostra societa ha speso ben 140 mila euro
per un complesso di attivita (merce societa locazioni sito
pubblicita attrezzature etc) per un sito che in 4 mesi ha fatto 30
vendite....ometto i particolari al momento, salvo che siamo
sconvolti e non sappiamo piu cosa fare, abbiamo finito le risorse e
pure l'entusiasmo. Mi piacerebbe raccontarle il tutto nei dettagli.
Se vuole ci dia una mano. Ci firmiamo quali siamo, due famiglie
stravolte.
Alla richiesta di ulteriori informazioni abbiamo ricevuto
la seguente risposta:
In questi giorni per uno degli innumerevoli problemi tecnici
avuti, e visibile solo la versione in lingua tedesca di
www.xxxxxxyyyy.de (cmq il mercato di riferimento e quello tedesco, e
pure la tastiera come notera dall'assenza di accenti di cui ci
scusiamo). Se volesse analizzare il sito tuttavia provvedo a far
sbloccare la versione in Italiano.
Come le ho anticipato sul modulo, avrei milioni di cose da
dirle in merito al sito (ci farebbe quasi un libro) ma non voglio
tediarla se non puo aiutarci. Viceversa, sono a sua disposizione se
volesse ascoltare o domandare. Posso solo anticiparle che, con tutti
i suoi difetti, alla fine il sito lo abbiamo fatto noi, testi banner
traduzioni e tutto il resto...non dico nulla sulla web agency (che
probabilmente conosce) (la conosco sì! Ho
ricevuto altre email del genere da clienti di questa web agency che
sul suo sito promette miracoli) che doveva fare bene il suo
lavoro, visto il percepito....beh, 30 vendite in 4 mesi dicono tutto
no? Loro il lavoro non lo hanno nemmeno cominciato... ci hanno
dissanguato, 20 anni di risparmi di due famiglie di amici buttati
cosi...... Ora finiamo i pochi risparmi rimasti in fazzoletti.
Chi fosse interessato a leggere la storia completa che ci ha
raccontato il cliente la trova qui:
la storia del nostro e-commerce.
Promesse e risultati dei siti e-commerce
Ma che cosa ci scrivono essenzialmente i lettori che hanno un
sito e-commerce e che hanno letto l'articolo
Perché il 99% dei siti
e-commerce è un flop?
Email ricevute nel 2012 da chi ha un sito e-commerce:
1.165
Gli argomenti più presenti nelle email ricevute sono stati i
seguenti (tra parentesi il numero delle email raggruppabili per
argomento):
- Mi avevano promesso/garantito la prima pagina ma il mio sito
è introvabile: (112)
- Ho fatto rifare il sito e-commerce più volte per tentare di
risolvere il problema della visibilità, senza successo: (109)
- Il mio sito e-commerce non si trova nei motori: (394)
- Il mio sito e-commerce è ben posizionato con alcune keyword
ma non sto vendendo nulla: (58)
- La grafica del sito non è accattivante, credo sia per questo
motivo che non vendo: (26)
- In un anno il mio sito e-commerce ha fatto solo 2 o 3
vendite: (57)
- Sto vendendo ma i risultati sono molto inferiori alle
aspettative: (33)
- Ho provato di tutto, comparatori di prezzo, AdWords, social
network, azioni SEO, email marketing, nulla da fare: (52)
- Ho creato il sito con Prestashop (o altre piattaforme) ma
non sta dando risultati, voglio cambiare piattaforma e-commerce.
Mi hanno consigliato Magento (o un'altra piattaforma), cosa ne
pensate? (35)
- In 2 (o 3 o 4) anni ho già speso 5.000 euro (o importi
superiori) per creare e posizionare il mio sito e-commerce, ma
non ho ottenuto risultati. Che fare ora? (63)
- Avevo un negozio su Ebay e vendevo mica male. Stufo di
pagare le provvigioni a Ebay ho deciso di creare un mio sito
e-commerce. Perché ora non vendo più nulla? Gli articoli sono
sempre gli stessi (30)
- I miei prodotti hanno un prezzo molto competitivo e sono di
qualità mediamente superiore alla concorrenza. Non capisco
perché non sto vendendo (48)
- Il mio sito è introvabile eppure chi lo ha fatto ne ha
creato un altro praticamente uguale ad un mio collega e lui sta
vendendo parecchio (12)
- Diverse persone si sono iscritte al sito, ma non acquistano
(22)
- Ho circa 3.000 visite al mese e faccio mediamente solo una o
2 vendite al mese (8)
Vediamo ora i messaggi o quesiti più specifici e le risposte
fornite
N.B.: i seguenti messaggi sono stati abbreviati e variati ove si
è reso necessario per proteggere la privacy dell'utente. Stesso
discorso per le risposte fornite.
- Ho un sexy shop on line. Il sito e on line
da 3 mesi, la campagna adwords genera circa 250 visite giorno,
ma le conversioni sono inferiori allo 0,5%. In altre parole
faccio una vendita ogni 600 visite. Penso sia necessario
intervenire sull'ottimizzazione di campagna e sito per poter
incrementare la resa delle conversioni.
- Il suo sito non ha nulla di sbagliato. non conosco i
prezzi dei suoi competitor ma penso lei abbia calcolato i
prezzi verificando quelli della concorrenza. Una vendita
ogni 600 visite provenienti da AdWords significa che ogni
vendita le è costata 400 o 500 euro di pubblicità.
Un'esagerazione se consideriamo che in media ogni suo
articolo costa meno di 100 euro. Tenga presente che, anche
se il suo sito ha una conversione sotto la media, non
renderebbe nemmeno se la stessa avesse i valori medi di un
sito e-commerce (dall'1 al 2%). Per guadagnare dovrebbe
avere lo stesso numero di visite senza ricorrere a Adwords.
Cosa che ritengo impossibile da ottenere perché lei ha
decine di milioni di competitor con i termini che veicolano
visitatori. Non possiamo fare nulla per aiutarla. L'idea di
creare questo sito era sbagliata in partenza. Evidentemente
non è stato effettuato uno studio di fattibilità, altrimenti
non avrebbe mai deciso di aprire il sito in questione.
- Vendo coppette mestruali online, ci sono solo 4 o 5 siti
concorrenti ma il mio sito è in quinta pagina (1)
- Veramente i siti concorrenti sono 60.000, se contiamo
tutti quelli che ne parlano, indipendentemente che vendano o
meno questo prodotto. In ogni caso con 60.000 competitor non
è difficile posizionare un sito in prima pagina, ma
bisognerebbe rifare il sito da zero. Il suo sito è basato
sulle immagini, sui video e sulla grafica. Manca quasi
completamente il testo e il nome scelto per il dominio, le
pagine ed i titoli sono di poca utilità al posizionamento.
Le ricordo che i motori amano i siti con molti contenuti
testuali. Tenga comunque presente che anche qualora il suo
sito finisse in prima pagina non avrebbe più di 3/4
visitatori al giorno, a meno che facciamo in modo di farlo
trovare anche con keyword attinenti ma diverse da coppette
mestruali.
- Ho un prodotto brevettato da me, sono l'unico ad averlo,
eppure ne ho venduto solo uno in 6 mesi (2)
- In casi come questi il problema è sempre legato alla
scelta di keyword errate. Se un prodotto non sappiamo che
esiste perché dovremmo cercarlo nei motori? In questi casi
può funzionare l'email marketing.
- Il mio sito per anni era in prima pagina, da diversi mesi è
introvabile, ma non ho cambiato nulla! (18)
- 18 utenti mi hanno inviato il messaggio sintetizzato
sopra. In 5 o 6 casi ho appurato che il sito era stato
penalizzato da Google (Penguin?) a causa probabilmente di
link in ingresso e in uscita sicuramente non "spontanei", in
altri 3 o 4 casi si trattava quasi certamente di
sovraottimizzazione, nella rimanente decina di casi non sono
stato in grado di individuare il problema.
- Avevo un negozio fisico ma mi costava troppo come gestione
(affitto, personale, bollette) e allora l’ho chiuso ed ho aperto
un e-commerce perché tutti mi dicevano che il futuro è nella
vendita online. Sono disperato, il sito è online da alcuni mesi
e ho fatto solo una vendita (5)
- Questo è ciò che mi hanno scritto, più o meno, 5 diversi
utenti. Che dire? A due utenti ho consigliato campagne
AdWords, agli altri 3 di lasciar perdere.
- Sono stufo di spendere senza ottenere risultati. Mi sono già
rivolto a 3 web agency. Mi hanno chiesto soldi garantendomi
risultati mai ottenuti. Con l’ultima sono in causa. Potete
aiutarmi? (7)
- 7 utenti mi hanno inviato email con essenzialmente lo
stesso contenuto. Variava solo il numero delle web agency o
professionisti a cui si erano rivolti per il posizionamento
e il fatto che avessero o meno intentato causa a qualcuno.
Solo ad uno di loro ho potuto essere utile creando e
posizionando un sito statico parallelo per far trovare il
sito e-commerce.
- Dopo aver perso il lavoro ho investito i miei risparmi in un
sito e-commerce. Purtroppo li ho buttati, non funziona (29)
- Questa è la sintesi del messaggio ricevuto da parte di
una trentina di utenti. Dopo aver visionato i loro sito ho
potuto solo rispondere quasi allo stesso modo a tutti: si
tratta di un insuccesso che poteva benissimo essere
previsto. Bastava provare a cercare in Google le keyword con
cui pensava il sito finisse in prima pagina, vedere quanti e
chi erano i siti concorrenti presenti in prima pagina e
avrebbe capito che non era il caso di spendere soldi nel
progetto. Comunque è in buona compagnia, se la può
consolare. Milioni di persone hanno siti come il suo e non
vendono nulla.
- Il mio sito e-commerce di abbigliamento fino a qualche mese
fa mi consentiva di guadagnare 400/500 euro al mese, era poco lo
so, ma per me si tratta di arrotondare lo stipendio, ho un posto
sicuro. Ho fatto fare 3 mesi fa un restyling grafico perché
l'aspetto era un po’ troppo amatoriale e dopo poco le vendite
sono crollate. Lo scorso mese ho fatto solo 2 vendite! Il Web
Designer che ha ristrutturato il sito mi ha assicurato di aver
agito solo sulla grafica e di non aver variato nulla del resto.
Cosa può essere successo?
- Non vedendo come era il suo sito prima che venisse
"migliorato" non ho la più pallida idea del perché prima
vendeva ed ora no. Analizzando il sito con il software che
utilizziamo abitualmente vedo che ha solo 2 o 3 visitatori
al giorno e che viene trovato solo con 4 o 5 keyword poco
cercate dai potenziali clienti. Credo sia già un miracolo se
riesce a fare 2 vendite al mese. Se desidera mantenere il
sito le consiglio regolarizzare la sua posizione fiscale
(P.IVA e tutto il resto!), comunque senta un commercialista,
è meglio. Io al suo posto lo chiuderei. Lei ha troppi
competitor con i termini più significativi per la ricerca
(abbigliamento online e similari). Ne ha quasi 20 milioni!
Impossibile posizionare il suo sito in prima pagina.
- Il sito ecommerce non mi è costato nulla, me lo ha fatto un
amico. Mi è costato solo centinaia di ore di lavoro per inserire
tutti gli articoli. Sono depressa… a distanza di un anno ho
venduto solo un paio di scarpe.
- Ho analizzato attentamente il suo sito, è uno dei
tantissimi siti creati con una piattaforma e-commerce
gratuita. Non è stato nemmeno personalizzato! Non si capisce
chi è Lei, dove si trova, manca l'indirizzo, c'è solo un
numero di cellulare. Le ricordo che è obbligatorio inserire
nella Home Page la Partita Iva e gli altri dati fiscali
dell'azienda.
Se non ha
la P.IVA sta rischiando grosso. Inoltre per vendere deve
essere
iscritta
alla Camera di Commercio, all'INPS... Lo so che per
vendere un paio di scarpe all'anno non le converrebbe, ma
vendere online o non online è molto più complicato di quanto
molti credano. Le consiglio di lasciar perdere. Chiuda il
sito. Il posizionamento di un simile sito è impossibile. Non
può fare concorrenza a Zalando e C.
- Avevo un'enoteca, l’ho chiusa per risparmiare sui costi ed
ho aperto un e-commerce. In 6 mesi ho venduto 6 bottiglie di
vino! (1)
- Sono molti gli utenti che in questi ultimi 2 o 3 anni
hanno chiuso il negozio fisico per seguire la chimera di
vendere in internet a costi zero o quasi. Purtroppo sono
troppi. Non ha speranze... lo sa quanti siti vi sono che
vendono (o meglio, cercano disperatamente di vendere) vino
online? Legga questo articolo e si renderà conto dei motivi
per cui il suo sito non può funzionare: [vendere
vino online]
- Il mio sito e-commerce di prodotti tipici alimentari fatto
con OpenCart non vende nulla. Mi hanno detto che la colpa è
della piattaforma e mi hanno consigliato di installare
Magento.. (1)
- Non è colpa di OpenCart! Con Magento non cambierebbe
nulla, il suo sito non è per nulla ottimizzato su termini in
grado di veicolare numerosi utenti, inoltre il settore dei
prodotti tipici alimentari è inflazionato in rete. Il
problema non è la piattaforma e-commerce. E' il
posizionamento nei motori.
- Ho un e-commerce dove vendo collane fatte a mano,
bomboniere, segnaposti ed altri articoli artigianali fatti da
me. Il sito è fatto con Magento, non lo trovano nei motori. Mi
hanno consigliato di passare a Joomla in quanto viene
indicizzato meglio ed è più facile da gestire. Cosa ne
dite? (2)
- Credo che non cambierebbe nulla. Il problema non à la
piattaforma e-commerce utilizzata, il problema è che il suo
sito ha milioni di siti concorrenti e ovviamente tutti
avrebbero voluto stare in prima pagina. Credo ci sia ben
poco da fare... provi a pubblicizzare il sito su Facebook
presso i suoi amici e amici degli amici.
- Sono mesi che passo le notti a cercare consigli su vari
forum per capire perché il mio e-commerce di abbigliamento
biologico per bimbi non vende niente, ma mi dicono di tutto e il
contrario di tutto. Chi mi dice che Magento è molto flessibile
ma difficile da ottimizzare, chi mi dice che dovrei farmi fare
un sito e-commerce su misura (e si propone di farmelo), chi mi
dice che devo fare email marketing, chi mi dice di cambiare
piattaforma, chi sostiene che devo fare campagne con AdWords.
Non capisco più niente. Aiutatemi! So che i prodotti che vendo
sono molto cercati dalle mamme: (2)
- Risposta: premesso che ottimizzare per i motori un sito
e-commerce è sempre difficile, il suo sito, da ciò che posso
vedere, non è stato ottimizzato neppure dove era possibile
farlo. I termini che appaiono più frequentemente sono di
nessuna utilità per far capire ai motori di cosa parla il
sito, il nome del dominio non contiene nessuna keyword
utile, le descrizioni degli articoli sono identiche a quelle
che esistono su altri siti (un tipico problema di molti
e-commerce). Ma lei ha un altro problema: anche se il suo
sito fosse in prima pagina con termini quali “abbigliamento
biologico bimbi” o “abbigliamento biologico bambini” dubito
farebbe affari. Si tratta infatti di termini che le mamme,
contrariamente a quanto lei crede, non cercano in internet.
Al massimo ci sono 20 o 30 persone al mese che cercano tali
termini. Un sito al 5° o 6° posto catturerebbe il 15% di
tali utenti. Significa che avrebbe 4 o 5 visitatori al mese.
Uno ogni settimana. E parlo di visitatori, non di contatti.
Come pensare di vendere in simili condizioni?
- Il mio e-commerce propone olio d’oliva extravergine di alta
qualità ed è in 8 lingue perché so che è un prodotto molto
apprezzato in tutto il mondo. In 10 mesi ho avuto circa 80
visite e nessun ordine. Inoltre solo 5 visitatori sono arrivati
dall’estero. Cosa si può fare? Cosa ho sbagliato? (1)
- Risposta: Ciò che ha sbagliato è stato creare il sito
e-commerce. Olio d'oliva extravergine ha 10 milioni di
concorrenti solo in lingua italiana. Posizionare un sito in
prima pagina in uno scenario simile è un'impresa
difficilissima anche se si trattasse di un sito-vetrina in
italiano (un sito statico in HTML), un sito e-commerce,
proprio per la sua natura, è molto più difficile da
posizionare rispetto ad un sito statico. In più lei vorrebbe
che il sito venisse trovato con keyword in diverse lingue.
Purtroppo non possiamo fare nulla per aiutarla. Faccia un
tentativo con una campagna AdWords....
- Sono la proprietaria di un’azienda vinicola pugliese. Il
nostro vino è molto apprezzato in zona e pensavo di poterlo
vendere in tutto il mondo grazie ad internet. Il vino è davvero
buono (gliene spedisco una confezione così si rende conto) ma ho
ricevuto in 2 anni solo 2 ordini (uno all’anno!!). Mi
aiuti!.... (1)
- Risposta: si potrebbe tentare di posizionare il sito con
keyword che non hanno milioni di competitor, ad esempio con
“vino pugliese”, ma da ciò che mi ha detto vuole essere
trovata con keyword più generiche e in più lingue, tipo
“vino online” (27 milioni di competitor), “wine online”
(quasi mezzo miliardo di competitor!)… Non possiamo fare
nulla per aiutarla. Legga l’articolo:
come non vendere vino
online.
- Sono un operaio che ha perso lavoro per colpa della crisi.
Sapendo che il settore “tira” molto ho creato uno sexy shop
online. Mi è costato 2.000 euro e sto lavorando 6/7 ore al
giorno per tenerlo aggiornato. E’ possibile che non vendo nulla?
Non lo trovo in Google. Eppure ci sono siti del genere che
incassano migliaia di euro al mese! (2)
- Risposta: E’ vero che il settore degli sexy shop non
conosce crisi, ma è anche vero che trattandosi di un termine
molto “gettonato” e per di più in inglese ha diversi
milioni di concorrenti, ne ha oltre 88.000.000. Posizionare
un sito in prima pagina in queste condizioni è, secondo me,
un’impresa impossibile, o quasi. Il mio consiglio è di
lasciar perdere, smetta di perderci ore e le dedichi a
qualcosa di più produttivo. Se comunque vuole fare un ultimo
tentativo provi ad investire 400/500 euro per fare una
campagna su AdWords, ma personalmente ho molti dubbi che le
convenga. Rischia di spendere 500 euro per fare 10 o 20
ordini. Quanto guadagna in media su un ordine?
- Mi sono fatto fare da un professionista un sito per propormi
come accompagnatore per signore in tutta Italia. Ho speso
parecchio anche per il servizio fotografico. Avevo chiesto di
essere in prima pagina con “gigolo” e mi avevano detto che non
ci sarebbero stati grossi problemi. In realtà il sito lo trova
solo chi mi conosce. Ora mi dicono che devo rivolgermi ad un SEO
per posizionarlo ai primi posti. Potete occuparvene voi? Quanto
mi costa? (1)
- Risposta: Ha provato a cercare in Google GIGOLO? E’ una
keyword che ha oltre 22 milioni di siti (o pagine web)
concorrenti e immagino che a migliaia di loro sarà stata
promessa la prima pagina, ma purtroppo in prima pagina c’è
posto solo per 10. Non possiamo fare nulla per il suo sito.
Mi dispiace. Provi ad inserirsi in qualche portale del suo
settore. Pagherà qualcosa ma almeno troveranno il sito.
- Avendo lavorando molti anni per un’azienda delle Marche che
produce scarpe per marchi molto noti e avendo perso il posto ho
creato un sito ecommerce per vendere scarpe online (me lo sono
fatto fare da un’agenzia delle mia zona che mi aveva promesso
mare e monti). In 4 mesi nessun risultato. Mi dicono che bisogna
aspettare che Google lo indicizzi… Voi cosa ne dite? (1)
- Risposta: Google non impiega 4 mesi ad indicizzare un
sito. Il suo sito lo ha già indicizzato, ma non deve
confondere l’indicizzazione con il posizionamento. Anche se
un sito è in millesima pagina è stato indicizzato. Ho notato
che il suo sito è stato ottimizzato essenzialmente sulla
keyword “scarpe online”. Se cerca scarpe online in Google
trova oltre 12 milioni di risultati. Perché mai Google
dovrebbe collocare il Suo sito prima degli altri 12 milioni?
Cosa ha di più di tutti gli altri? E' questa la domanda che
dovrebbe porsi (o porre a chi le ha creato il sito). Dia
un’occhiata ai siti che trova in prima pagina cercando
scarpe online e capirà perché il suo non può esserci. Ai
primi posti troviamo zalando e altri siti molto noti. Sa
quanto spende ogni mese zalando in pubblicità e promozione?
Ha mai visto i loro spot alla TV? Non può sperare di
competere con aziende del genere senza avere a disposizione
budget milionari.
- Sono un giovane avvocato con lo studio in un piccolo paese
in provincia di Taranto. Essendo difficile trovare clienti nella
mia località mi sono fatto creare un sito per proporre
consulenza online in tutta Italia. I visitatori possono inviare
il loro quesito via email, pagare l’importo previsto con Paypal
e poi fissare un appuntamento telefonico per la consulenza.
Purtroppo, contrariamente alle previsioni che mi avevano fatto,
non ci sono visitatori. Nemmeno io riesco a trovare il mio
sito! (1)
- Risposta: con termini quali “consulenza legale online”
ha la concorrenza di oltre mezzo milione di siti, molti dei
quali hanno migliaia di pagine. In un simile scenario non
può sperare di finire in rima pagina con un sito di 5
pagine, tra l’altro con pochissimo testo e un nome di
dominio inadeguato. Il mio consiglio è di lasciar perdere la
velleità di venir trovato in tutta Italia e di creare un
sito informativo con l’obiettivo di venir trovato da chi
cerca termini quali “avvocati Taranto”, “studio legale
Taranto” e similari. E’ vero che sono pochi gli utenti che
effettuano tali ricerche, ma è preferibile essere visti da
pochi in provincia di Taranto che da nessuno in tutta
Italia.
- Mi dispiace deludervi, ma non concordo con il vostro
articolo. Ho un sito e-commerce fatto da me come autodidatta
dove vendo ricambi e accessori per cellulari e funziona
benissimo. Sto facendo più di 500 euro di vendite al mese e
considerando che è un lavoro extra mi va benissimo. Come spiega
che io come dilettante ho ottenuto risultati che secondo voi
nemmeno i professionisti riescono a ottenere? Sono al primo
posto cercando xxxxyyyy xxxxx yyyyyy.
- Risposta: anch’io sono al primo posto cercando corsi di
addestramento per formiche rosse:))
Buongiorno Sig. Viasetti,
quando non ho ascoltato i suoi consigli e ho fatto
caparbiamente realizzare il primo sito ho dovuto toccare
con mano che non ci sono reali professionisti in giro e che per
fare un sito ecommerce si devono aver le tasche piene per fare
pubblicità o per inserire testi sempre nuovi efficaci, far
fare la ricerca delle parole chiave, etc, e quindi affidarsi a
dei professionisti.
Il primo sito che ho fatto fare era fatto male pieno di
errori. Non contenta, ne ho fatto realizzare un altro da un
altra agenzia (nome agenzia). "Mamma mia" che furbi! (siamo a
Napoli:-)). Volevano estorcermi denaro facendo in modo che ci
fossero errori al sito e facendosi pagare ogni volta la
manutenzione.
Per questo motivo ho attualmente un sito pagato più di 2000
euro, che ho messo in vendita, e neanche per 100 euro sono
riuscita a cederlo.
Ho chiuso con la mia attività e con i siti web. L'avessi
ascoltata prima!
Sono in causa civile con le 2 agenzie ed ho dovuto chiamare a
mie spese un perito ed avvalermi di un avvocato. Mai più siti
web!
Anna G.
(email ricevuta il 26 Agosto 2014)
Un ecommerce per vendere vino
Tempo fa avevo chiesto una consulenza allo Studio Viasetti su
un fatto abbastanza strano che succedeva sul mio sito (ecommerce
di vini ruspanti dell'Oltrepò Pavese) questi i dati: 150.000
visitatori nel negozio virtuale, oltre 3000 arrivati in cassa
con il carrello pieno, 10 VENDITE REALIZZATE! ... ho chiuso il
sito e, con il risparmio, sono andato a Miami! :-)
Andrea Bianchi
Commento inserito il 14 Maggio 2015 sulla nostra pagina
Facebook.com/viasettistudio
Salve Sig. Viasetti,
le rispondo in quanto, ritenendola
persona competente a differenza di innumerevoli millantatori che
popolano il vostro settore, possa arricchire le sue conoscenze
anche in virtù di esperienze personali e professionali come la
mia.
Il sito che avevamo in mente quando siamo partiti con questa
avventura nel 2012 doveva essere un catalogo di prodotti di
nicchia che senza grandi ricarichi avrebbe dovuto rendere la
nostra idea maggiormente appetibile rispetto ai tradizionali
negozi di specialità alimentari.
Purtroppo non avendo grandi capitali a disposizione ci siamo
dovuti affidare a degli pseudo professionisti “di basso
profilo”; grandi idee all’apparenza ma risultati assolutamente
pessimi. L’ultimo di questi geni in cui siamo incappati ha
tentato addirittura di truffarci chiedendoci 500 Euro extra per
la registrazione del dominio dopo non aver realizzato nemmeno
una vendita in quasi un anno.
Dopo il nostro rifiuto a pagare una somma ridicola per un
canone hosting abbiamo dovuto trasferire parte del sito sul più
economico Aruba.
Tuttavia abbiamo deciso di abbandonare le vendite on
line
e di concentrarci sull’unico prodotto che ci ha dato credibilità
e del quale ci occupiamo, per fortuna con buoni risultati, anche
su scala nazionale avendo un’agenzia, ovvero la birra.
Ecco dunque una conferma al suo noto pensiero relativo al
fatto che gli ecommerce non funzionano.
Basta promesse, basta vendite irrealizzabili, la mia
esperienza ecommerce si è definitivamente e fortunatamente
chiusa!!!
Spero di averLe fatto cosa gradita
rendendole la mia testimonianza spontanea.
(email ricevuta il 27 Agosto 2014)
Onestamente penso che abbiamo (i miei soci) preso la classica
fregatura. Sito (non e-commerce) spesa 8.000 euro più affitto
(non ho capito di cosa, manutenzione e assistenza varia) annuale
di altri 600 euro. Sembra uno scherzo ma non lo è. Purtroppo
siamo in tre a decidere e questi LADRI di nome (nota Web Agency
che opera principalmente in Emilia Romagna) erano i più vicini a
noi e li abbiamo scelti per questo motivo. Comunque grazie
ancora di tutti i consigli che però purtroppo sono serviti a
poco.
Nota: a questa azienda avevamo proposto un sito per 2.500
euro + 120 euro/anno per gli aggiornamenti periodici.
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