Obblighi fiscali per un sito e-commerce

Quali sono gli obblighi fiscali per aprire un e-commerce?

Cosa serve sapere per vendere online

Prima di pensare come creare un sito ecommerce e cosa vendere dovresti conoscere gli obblighi fiscali

[Servizi e prezzi]  [Dicono di noi]  [Clienti]

Conosco il tuo problema.

Hai fatto o ti sei fatto fare un sito ecommerce perché credevi, o ti hanno indotto a credere, che avresti venduto.

Invece non stai vendendo nulla o quasi nulla. Ed ora stai cercando informazioni per capire il perché dell'insuccesso.

Non è colpa tua.

E' colpa di tutti quelli che dicono che con la vendita online si guadagna, anzi, che vendere online è oggi l'unico modo per guadagnare.

La realtà è molto diversa, e se hai già un sito sai che ho ragione.

Se invece non hai ancora un sito potresti pensare che ho torto.

Vuoi risparmiare migliaia di euro spendendone solo 100?

Chiedimi una consulenza personalizzata.

Se hai già un sito ti dedicherò un'ora del mio tempo per spiegarti perché non funziona, quali errori hai commesso e se è possibile fare qualcosa per rimediare.

Se non hai ancora un sito ti dirò se ti conviene o meno aprirne uno. 22 anni di esperienza in questo settore mi consentono di farlo.

Su questa pagina trovi i dettagli ed il link per effettuare il versamento dei 100 euro.

Non ti interessa la mia consulenza? Continua a leggere

Autore: Gianfranco Viasetti

Articolo aggiornato al 13 Luglio 2021

Caro lettore,

so che come forma di saluto è molto anonima, ma io non conosco il tuo nome. Non so neppure se sei uomo o donna. Mi piacerebbe salutarti con Caro Gianni, Cara Francesca, Caro Andrea, Cara Roberta... mi piacerebbe conoscere il più possibile di te e di ciò che fai o vorresti fare. Potrei così guidarti meglio nella lettura di questo sito web.

Potrei dirti ad esempio che è inutile che tu legga questa pagina, e consigliarti di leggere la home page o un'altra delle tante pagine di questo sito: una pagina che possa esserti davvero utile per dissipare i tanti dubbi che sicuramente hai e far funzionare al meglio la tua attuale o futura attività.

Tutte cose che, se mi contatterai, ti prometto di fare.

Per il momento, non conoscendoti, posso solo darti notizie e consigli generici, consigli che, pur essendo pensati per la maggioranza degli utenti "target" di questa pagina, potrebbero non essere adatti al tuo caso.

Ad esempio, io acquisto parecchi libri su Amazon, specialmente sul copywriting ed il marketing, e leggo sempre le recensioni dei lettori. Basandomi su queste recensioni mi è capitato più di una volta di acquistare libri che ho trovato inutili. Un libro che viene ritenuto interessantissimo da molti lettori a me potrebbe dire nulla o quasi nulla. Immagino dipenda molto dalle letture fatte in precedenza relative ai medesimi argomenti.

Io ho letto una cinquantina di libri sul copywriting, ossia su come scrivere per vendere. Ho letto praticamente quasi tutti i libri scritti dai più leggendari copywriter americani (vedi immagine sottostante). E' difficile quindi che possa trovarne di validi che non abbia ancora letto o che non siano dei "doppioni" di altri letti in precedenza. Diverso è il discorso per chi non aveva mai letto un libro sul copywriting. Potrebbe leggerne uno a caso e trovarlo fantastico. E scrivere una bellissima recensione.

I massimi esperti di copywriting - e parlo di chi ha fatto la storia del copywriting, non di quei tizi che oggi infestano Facebook con i loro annunci del tipo "scarica gratis i miei 3 video per imparare a.." - dicono di scrivere come se si tesse conversando con un amico, di rivolgersi ad UNA persona, non alla folla, e di dare del TU. In effetti è il modo con cui io da 20 anni scrivo.

Bene, dopo questa premessa andiamo avanti...

Perché il tuo sito ecommerce non vende?

Possono essere 4 i motivi per cui sei giunto/a su questa pagina. Vediamo se indovino?

  1. Hai un sito che non sta funzionando
  2. Stai pensando di farti fare un sito e non vuoi rivolgerti al primo webmaster che te lo propone
  3. Vuoi crearti il sito da solo e cerchi informazioni su come fare
  4. Sei un concorrente che non riesce a trovare clienti e vuoi capire come cavolo facciamo noi a trovarne tanti.

Ho indovinato? Il tuo problema è uno di questi?

Se sì, ho 2 notizie da darti: una buona ed una cattiva.
Comincio con quella cattiva

Se il tuo problema è il N.3 o il N.4 puoi anche uscire subito da questa pagina. Non troverai nessuna informazione utile per te. Fuori di qui troverai migliaia di blog e forum dove i miei colleghi sono ansiosi di insegnarti "gratuitamente" a creare un sito ;)

Lascia che ti dica un'altra cosa...

Se sei una di quelle persone che ascoltano i consigli degli esperti solo quando dicono ciò che ti piacerebbe sentirti dire, sei sul sito sbagliato.

Se sei convinto che con un sito ecommerce puoi guadagnare, vai a cercare sui siti dei miei colleghi le conferme alle tue convinzioni. Sono sicuro che non faticherai a trovare chi ti dirà che la vendita online è un'ottima possibilità per guadagnare in internet. Lo dicono a tutti, perché non dovrebbero dirlo anche a te?

Sicuramente non ti diranno che ogni giorno in Italia chiudono più di 1.000 siti e che molti di questi erano siti ecommerce. Se vai su questo sito li vedi.

Ti diranno che il fatturato dell'ecommerce in Italia aumenta con percentuali a 2 cifre ogni anno. Si dimenticheranno però di dirti che ad aumentare il fatturato sono Amazon ed altri marketplace che hanno investito milioni di euro nel progetto. Non i piccoli ecommerce. I piccoli, salvo rarissime e fortunate eccezioni, falliscono giorno dopo giorno.

Credimi, non è questa l'idea che ti farà guadagnare. L'idea di aprire un sito ecommerce l'hanno già avuta in tanti, troppi purtroppo! Farai guadagnare solo chi ti farà il sito.

Una signora, dopo aver letto queste poche righe, mi ha scritto: "Se non fai siti ecommerce e se sconsigli di farli, mi spieghi come fai a guadagnare?"

So per esperienza che è quasi impossibile riuscire a smontare certe convinzioni ormai radicate.

La gente è sempre più convinta che per guadagnare in internet devi avere un sito ecommerce o fare siti ecommerce.

Io, nel corso degli anni, ho guadagnato oltre un milione di euro grazie a questo sito. Eppure non ho mai venduto neppure uno spillo e non ho mai fatto un sito ecommerce. Leggi questa pagina per capire come ho fatto.

Paola Guidi"Gianfranco Viasetti ha il coraggio e l’onestà intellettuale di rivelare ciò che migliaia di suoi “colleghi” non raccontano: che vendere virtualmente significa confrontarsi con le gigantesche e ricche piattaforme del web in un’impari e spesso perdente lotta all’ultima keyword."
Paola Guidi - Giornalista de Il Sole 24 Ore

Con un sito è possibile trovare clienti e guadagnare, ma difficilmente lo farai con un ecommerce.

Ed ecco la buona notizia

Se sai fare un lavoro puoi trovare clienti

Devi però riuscire a farti percepire come unico

Nella home page di questo sito fornisco alcuni consigli a questo proposito e potrai leggere come è cambiata la vita di chi ha deciso di ascoltarmi.

Devi anche imparare a scrivere in modo tale da tener incollato i lettori alle tue pagine.

Come fare?

Conosci la tecnica di scrittura chiamata Cliffhanger?

Viene utilizzata spesso nelle serie TV, al termine di un episodio, per assicurarsi la fedeltà dello spettatore e far sì che per nulla al mondo rinunci a vedere il prossimo episodio, o la prossima stagione.

Il Cliffhanger viene utilizzato anche da alcuni autori di Thriller per mantenere alta la suspence, per non dare al lettore una scusa per interrompere la lettura. Michael Connely è uno dei maestri di questa tecnica.

Forse ti starai chiedendo cosa abbia a che fare il cliffhanger con il tuo sito.

Cliffhanger significa (più o meno) "tenere in sospeso qualcuno", ed è ciò che tu devi fare!

Non devi dare al lettore delle tue pagine nessuna scusa per interrompere la lettura dei tuoi testi. Devi fare in modo che rimanga incollato allo schermo del PC o dello smartphone fino alla fine della pagina.

Lascia perdere le belle immagini che scorrono e la grafica da favola, queste sono cose facilissime da ottenere (basta un template WP da 50 eruro) ed infatti milioni di siti le hanno. Non è così che riuscirai a distinguerti dai tuoi concorrenti. Nemmeno il sito di una escort riesce più a distinguersi per le belle immagini. Quando esistono milioni di siti competitor serve altro. Servono le parole. Il problema in questo caso è il posizionamento organico. Ma è un altro discorso.

So già cosa starai pensando: vorrei vedere come creare il sito di una escort, di un fotografo, di un pittore... basandosi quasi esclusivamente sulle parole. Eppure credimi: è possibile. Lo abbiamo già fatto centinaia di volte.

Leggi la nostra HOME PAGE FINO ALLA FINE per capire cosa dovresti fare davvero per trovare clienti con un sito web. Ciò che ti dirò, senza chiederti nulla in cambio, funziona da 20 anni per me ed ha funzionato per centinaia di nostri clienti.

Se poi riterrai di non riuscirci da solo, beh, io ci sono, e creare siti che funzionano è da 20 anni il mio lavoro.

Puoi anche partecipare al mio corso SEO-COPY di 6 ore.

Ora riprendiamo a parlare dei siti che non funzionano

Dicono tutti che la gente acquista sempre di più online, ed è vero. Ma acquistano su Amazon, Ebay, Alibaba, Yoox, Zalando e su altri siti che hanno investito milioni di euro nel loro progetto. Non acquisteranno sul tuo! Il tuo sito non lo troverà nessuno. Lo vedrete solo tu e gli amici a cui darai l'indirizzo.

Scommetto che questo piccolo particolare i miei colleghi si sono dimenticati di dirtelo.

Oggi mi ha scritto la titolare di un negozio di calzature in provincia di Catania: "non posso più continuare a tenere il negozio. Tra affitto, commessa e bollette mi costa quasi 5.000 euro al mese. Più di quanto mi rende. Un conoscente mi ha consigliato di chiuderlo e di vendere online con un sito ecommerce. Con 4.000 euro mi farebbe il sito e potrei vendere in tutta Italia, non solo nel mio piccolo paesino. Lei cosa ne pensa?"

Di email del genere ne ricevo un migliaio ogni anno.

Le ho risposto ciò che rispondo a tutti: "Signora, se fosse possibile vendere scarpe (o qualsiasi altro articolo) online, investendo per il sito meno di quanto spende in un solo mese con un negozio fisico, secondo lei ci sarebbero ancora milioni di persone che si svegliano presto tutte le mattine per alzare la saracinesca del loro negozio? Pensa che siano tutti così sprovveduti?"

In realtà gli sprovveduti sono coloro che credono a tutte le balle che leggono o sentono sui siti ecommerce.

Per tua fortuna esistono altri modi per guadagnare online, non c'è solo l'ecommerce. Il mio manuale spiega quali sono, ed è gratis.

Come fare un sito ecommerce e far guadagnare chi te lo fa 

Se non vuoi scaricare il manuale puoi fare un'altra cosa: anziché perdere 25 minuti per leggere questa pagina, investine 20 per leggere la home page. Otterrai molto di più!

Questo sito ha 400 pagine. La pagina che stai leggendo in questo momento è la più letta di tutto il sito perché dà consigli a chi sta pensando di creare un sito ecommerce. Consigli che possono farti risparmiare decine di migliaia di euro. Ma che non ti faranno guadagnare neppure un centesimo.

Se sei giunto a questa pagina è probabilmente perché stavi cercando informazioni sui siti ecommerce e l’hai trovata ai primi posti su centinaia di migliaia di siti che parlano di come fare un sito per vendere online.

Voglio essere onesto con te

Per non farti perdere 25 minuti del tuo prezioso tempo, ribadisco che i consigli che troverai su questa pagina non sono quelli che ti aspetti. Non sono quelli che trovi sui siti dei miei colleghi: probabilmente non ti piaceranno per niente.

Il perché lo ha sintetizzato molto bene un utente nella recensione che ha pubblicato sulla nostra pagina Facebook:

"Non posso tirarmi indietro nel mettere minimo il massimo dei voti (scusate il gioco di parole). Il sig. Viasetti è una persona che dice quello che pensa, che non ti illude, e per di più è uno dei pochi consulenti seriamente preparati sulle varie problematiche che presenta la vendita via web di ogni tipo. Chi lo ascolta si risparmia, avvocati, perdite ingenti di denaro e cartelle esattoriali."

L'opinione di Paola Guidi, giornalista de Il Sole 24 ore

"Gianfranco Viasetti, grazie alla sua lunga esperienza, ha raccolto case history, consigli e idee in un libro che chi lo desidera potrà scaricare. E che ho trovato di facilissima lettura e utilità e che vi segnaliamo. Sulla Rete girano troppe balle, troppi finti esperti, troppe web agency in grado di –come dichiarano- far diventare ricchi con le vendite on line. Troppi e cerchiamo di dare il nostro contributo segnalando questa volta il sito dove scaricare il libro che aiuta a non illudersi."
Paola Guidi - La casa di Paola - 2 Febbraio 2018

Ti dico subito cosa troverai
e cosa non troverai su questa pagina.

Cosa troverai

Se stai pensando di aprire un sito ecommerce troverai consigli preziosi e casi reali che ti faranno capire se ciò che intendi fare ha qualche probabilità di successo o se invece stai per buttare i tuoi soldi (e il tuo tempo) nella spazzatura.

Se hai già un sito ecommerce ma non stai vendendo, non dovresti sorprenderti. Sei nella norma. Sapevi che più del 99% dei siti ecommerce non vende? Forse posso aiutarti ad avere visibilità, a trovare clienti, ma dipende molto da cosa vendi, da chi e quanti sono i tuoi competitor e da altri fattori che scoprirai se continuerai a leggere questa pagina.

Cosa non troverai

Non troverai una formula magica o un esperto che ti spieghi in 10 righe o con un video cosa fare per far funzionare il tuo sito. Purtroppo queste cose esistono solo nelle favole... e negli annunci pubblicitari per allocchi, del tipo "scarica gratis i miei 3 video e inizierai da subito a vendere!", oppure "Questa casalinga di Roma guadagna 14.000 euro al mese lavorando in casa, scopri come fa". (Lo so io come fa :-))

Il problema principale è che
molti non amano leggere

Il 75% di chi approda su questa pagina non ama leggere. Vede un testo lungo e si spaventa. Vorrebbe la soluzione ai suoi problemi in 5 righe; un "Abracadabra" e tutto è risolto. Legge solo un paio di paragrafi e, non trovando la bacchetta magica che cercava, esce dal sito.

Scusami la cattiveria (in realtà è solo franchezza), ma chi appartiene a questa categoria merita di finire nelle grinfie di uno dei tanti imbonitori che popolano il web e che ti spediscono un loro "consulente" interessato solo a farti firmare un contratto-capestro per portarsi a casa una lauta provvigione.

Molti (non tutti) degli oltre 1.000 utenti che ogni anno mi scrivono per chiedermi aiuto perché hanno speso 10/20/40.000/140.000 euro per un sito ecommerce che non ha reso nulla, appartengono alla suddetta categoria.

 

Ecco alcune delle mail
che ricevo ogni giorno:

 

In 6 mesi non ho venduto nulla

"Buongiorno Sig. Viasetti, mi sono imbattuto sul VS sito è sono rimasto incantato ma anche demoralizzato dalle notizie che ho appreso e che condivido pienamente. Ho fatto fare un sito per vendere articoli di pelletteria online, ma in 6 mesi non ho venduto nulla. Ho solo speso inutilmente i miei soldi. Mi sono fatto mille domande sul perché non sono riuscito a vendere nulla, ma ora, grazie a ciò che ho letto sul vostro sito, l’ho capito. Grazie!"

 

Guadagno 100 euro/anno

"Salve, ho messo in piedi un e-commerce su piattaforma Magento. Ho speso 5000€ per la realizzazione del sito, poi pago 300€/anno per l'hosting. Il sito è operativo da 2 anni circa ed ho incassato poco più di 1.100€ con un margine del 20/25%. Quindi guadagno circa 100 euro/anno. E' assurdo! Potete aiutarmi?”

 

40.000 euro di spesa e zero vendite

"La contatto non tanto per avere da lei un parere o un responso, quanto più per mio personale sfogo a fronte della lettura dei suoi articoli sull'e-commerce. Già, perchè da più di un anno non mi do pace e ancora non trovo in me le giustificazioni per ammettere di aver sbagliato, floppato e toppato in maniera clamorosa.

Sono un imprenditore di 45 anni che per varie ragioni ha deciso di vendere l'azienda che aveva costruito per buttarsi sull'e-commerce.

Un giorno ebbi la brillante idea di fare ciò che in molti altri paesi era già una realtà: la vendita di preziosi on-line. Ragion per cui, circa 2 anni fa, ho deciso di affrontare questa nuova avventura.

Nel tentativo di affrontare questo ambizioso progetto in maniera quanto più professionale possibile, ho pensato di affidarmi ad una rinomata (e blasonata) società di comunicazione di Milano, che segue le campagne marketing di molti prestigiosi marchi, confidando sulla loro competenza in fatto di comunicazione ma soprattutto sul fatto che mi avrebbero di sicuro aiutato a non commettere errori in materia di promozione e presentazione al mercato. Ho quindi affidato a loro sia la realizzazione, sia la promozione del sito, con la creazione ex novo di un brand e il relativo lancio sul mercato a mezzo campagna marketing, SEO, SEM, keywords ecc ecc.

Come giustamente da lei affermato nei suoi articoli, tale impresa mi ha impegnato moltissimo (1 anno) e mi ha letteralmente dissanguato economicamente. Nel corso di quel penoso anno mi sono via via reso conto che se da un lato questa insigne società di comunicazione era volta solo ai miei quattrini, piuttosto che "perdere" tempo con il mio progetto (le risparmierò la descrizione dei più disparati Luminari dell'advertising, saccenti e pieni di se che ho avuto modo di conoscere a mie spese: una pletora di artistoidi schizofrenici e intellettuali del nulla), dall'altro il mercato si è dimostrato assolutamente disinteressato al progetto.

Ma c'e anche di più, nel tentativo di diversificare l'offerta su più paesi, sempre durante quel lungo periodo di tempo ho voluto realizzare il sito in 3 diverse lin-gue (ITA-ENG e Russo), al fine di tentare anche la strada verso un mercato più emergente del nostro e, a seguito di una fiera tenutasi a Mosca, sono riuscito a proporre i miei prodotti anche sul principale sito ecommerce di vendita preziosi per l'intera Russia. Anche li, posizionato al primo posto!

Ebbene, inutile nasconderle che l'intera operazione, un intero anno di duro lavoro quotidiano, e un'ingente somma di denaro speso in "comunicazione", marketing, shooting fotografici ecc ecc, sono andati letteralmente in fumo a fronte di VENDITE ZERO, TELEFONATE ZERO, CONTATTI ZERO, email ZERO. Le lascio solo immaginare lo sconforto di fronte ad un telefono muto e una casella email sempre vuota, con la sola eccezione delle fatture da pagare!

Ad oggi il sito è stato chiuso, la società verrà posta presto in liquidazione, ma il mio orgoglio continua e continuerà a sanguinare (oltre al mio conto in banca) per ancora molti lustri."

Di email del genere ne ho ricevute migliaia.

Se queste case history non ti bastano ne trovi molte altre cliccando qui

Ma c'è anche chi legge tutto e mi ringrazia.

Il 5% dei visitatori di questa pagina mi scrive ringraziandomi per avergli aperto gli occhi e contribuito a fargli risparmiare migliaia di euro e mesi di inutile lavoro. Altri si dicono amareggiati per non aver letto questo articolo prima di aprire un ecommerce.

Questa pagina l’ho scritta per loro.

Se ritieni di non ascoltarmi, esci pure da questa pagina e vai a cercare informazioni sui siti di quei miei colleghi che ti diranno esattamente ciò che ti piace sentirti dice, ossia:

In fondo, a molti dei titolari di siti ecommerce che mi hanno scritto, hanno detto più o meno queste cose. E ci sono cascati.

 

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Aprire un ecommerce non è l'unico modo per trovare clienti online.

Credi che l'unico modo di guadagnare in internet sia avere un sito e-commerce per vendere online? Se è questo il tuo caso, ti consiglio di leggere fino in fondo la nostra home page. Scoprirai che, salvo rare e fortunate eccezioni, chi guadagna in internet sono coloro che sanno fare un mestiere o una professione. Non chi vende online. Qui trovi alcuni esempi di attività che traggono benefici da un sito.

Siti in fase di realizzazione:

In ogni caso sappi che questa pagina è del tutto inutile a chi vuole sapere come creare un sito ecommerce. Ti spiego il perché.

Forse non è il tuo caso, ma la maggioranza delle persone che approdano a questa pagina sta pensando di aprire un sito eCommerce e giustamente si vuole informare su come fare il sito e quali sono gli obblighi fiscali per vendere online.

Le domande che dovresti farti prima di informarti sugli obblighi fiscali (partita IVA, iscrizione alla camera di commercio, all'INPS, ecc... leggi qui la normativa 2020 sui siti ecommerce) sono altre:

La risposta a queste 3 domande
è NO nel 99% dei casi.

 

Nel 99% dei casi butterai qualche migliaia di euro e centinaia di ore del tuo tempo nella spazzatura.

In questo preciso momento migliaia di persone in Italia stanno pensando di aprire un ecommerce per vendere online magliette, vestiti, scarpe, prodotti tipici alimentari biologici o meno, cosmetici, bigiotteria, computer, televisori, smartphone, led, divani, mobili ed altri articoli per la casa, libri, quadri, climatizzatori, vino, cialde di caffè, toner e cartucce per stampanti, ferramenta, serramenti e qualsiasi altra cosa ti venga in mente.

Hanno sentito dire e hanno letto ovunque, sui giornali, sui blog e sui siti dei miei illustri colleghi, che l'ecommerce è il futuro. E ci credono. Per quale motivo non dovrebbero crederci?

Il mio lavoro è fare siti. Io guadagno a fare siti, non a sconsigliarli. Nonostante ciò non posso evitare di metterti in guardia contro i falsi profeti e gli illusionisti dell'ecommerce facile.

 

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Ciò che spesso i miei colleghi si "dimenticano" di dire è che il fatturato dell'ecommerce è in costante aumento solo per i soliti siti che tutti conosciamo e che hanno investito centinaia di migliaia o milioni di euro nel progetto: Amazon, Zalando, Alibaba, Yoox, Eataly, Uniero, Stockisti, per citarne qualcuno.

Questi siti, assieme ad altri 200 o 300, venderanno sempre di più. Non il tuo.

Ah, Stockisti possiamo anche toglierlo dalla lista: qualche giorno fa, il 6 Giugno 2017, la Polizia di Stato di Roma ha eseguito 10 arresti nella loro sede. Sono accusati di associazione per delinquere :-)

 

In Italia i siti ecommerce sono 200.000

Non dimenticare che i siti ecommerce in Italia sono circa 200.000 e che ogni anno ne nascono più di 20.000. Pensi davvero che il tuo finirà in prima pagina? Pensi che qualcuno acquisterà da un sito che si trova in decima o ventesima pagina, anche se i tuoi prezzi fossero migliori? Se lo pensi, continua a pensarlo.

Non ho certo la presunzione di farti desistere dalla tua idea di aprire un sito ecommerce; so bene quanto l'impresa sia difficile. Sono più le persone che mi dicono "avrei fatto bene a darle retta" di quelle che mi danno retta.

Il mio intento è solo di metterti in guardia. I soldi sono tuoi e hai il diritto di spenderli come desideri.

Se invece qualche dubbio sono riuscito a fartelo venire ti consiglio di scaricare gratuitamente la guida che ho pubblicato sui modi per trovare clienti in internet senza avere un sito ecommerce.

"Senza avere un sito ecommerce" - è questa la cosa che a molti sembra inconcepibile. "Come faccio a guadagnare in internet senza vendere online?" - è la domanda che centinaia di volte mi è stata posta.

Sembra che esista il binomio: guadagnare in internet = sito ecommerce.

Bene, non è così. Puoi guadadagnare se sai fare un lavoro e riesci a comunicarlo, tramite internet, ai tuoi potenziali clienti.

Negli ultimi 20 anni abbiamo realizzato più di 500 siti web e quasi tutti stanno guadagnando. Nessuno di questi però è un sito ecommerce.

Non ci credi? Chiedilo ai nostri clienti o leggi le loro testimonianze. Le trovi qui: testimonianze dei clienti.

 

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Qualche collega mi ha detto: "tu sconsigli i siti ecommerce perché non li sai fare e perché vuoi portare acqua al tuo mulino!"

Pensate davvero che dopo 20 anni che mi occupo di siti web non sia capace di installare e configurare Wordpress + Woocommerce o Prestashop, ossia piattaforme ecommerce che molti provider danno la possibilità di installare con un solo clic?

10 o 15 anni fa mi dicevano che sconsigliavo i siti in Flash perché non sapevo farli. Sono stato uno dei primi in Italia ad avere un sito in flash. Si chiamava Needfulthings.it - Mi sono bastati 2 mesi per capire che era un bellissimo sito inutile. Oggi sappiamo tutti che fine hanno fatto i siti in flash.

In quanto al "portare acqua al mio mulino", quale sarebbe il mio mulino? Io non ho un'alternativa da offrire a chi vuole un sito ecommerce. La particolare tipologia di siti che noi creiamo (siti statici) non è un'alternativa ai siti ecommerce.

Noi ci occupiamo di siti adatti a tipologie di persone che non saprebbero cosa farsene di un ecommerce: Medici chirurghi, Dentisti, Oculisti, Psicologi e Psicoterapeuti, Dietologi, Avvocati, Investigatori privati, Consulenti del Lavoro, Commercialisti, Architetti, Geometri, Giardinieri, Idraulici, Imprese edili, Falegnami, Elettricisti, Installatori di climatizzatori, caldaie, stufe, pannelli solari, antenne, isolamenti acustici, Imbianchini e decoratori, B&B, Imprese di traslochi, Fonderie, Ristoranti, Negozi locali che vogliono portare clienti in negozio...

Cosa ne farebbero queste tipologie di utenti di un sito ecommerce?

Lo ripeto: se vuoi guadagnare grazie ad internet devi saper fare un lavoro intellettuale o manuale.

Non si guadagna stando seduti in poltrona ad aspettare che arrivino gli ordini da un sito ecommerce che nessuno troverà mai. Questa è una delle tante leggende metropolitane.

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Iscrivendoti alla nostra mailing list, non solo riceverai periodicamente consigli preziosi per la tua attività, ma potrai scaricare da subito gratuitamente un manuale di 85 pagine frutto di 50 anni di lavoro: "Le 10 magiche regole per trovare clienti online e offline".

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Rispettiamo la tua privacy - Leggi informativa

Nota: questo prezioso manuale (scaricato finora da oltre 2.500 persone) ha solo 40 pagine, ma è un condensato di ciò che ho appreso in 50 anni di lavoro nei settori delle vendite, del marketing e della comunicazione. La tua email non sarà diffusa ne ceduta a nessuno.

Riceverai solo saltuariamente informazioni da parte mia, utili per aiutarti a migliorare la tua attività online o offline e a farti conoscere ciò che facciamo per aiutare i nostri clienti nella loro attività. Se nel modulo chiederai informazioni avrai una risposta immediata. Per qualsiasi problema puoi anche chiamarmi al numero +39 3356456855 o scrivermi a [email protected].

Potrai cancellarti facilmente e in qualsiasi momento cliccando sul link Unsubscribe che troverai in fondo ad ogni mia email.

Appena invierai il modulo si aprirà la pagina per scaricare il manuale gratis.

 

Torniamo ora a parlare dei siti e-commerce.

 

Cosa fare per vendere online

Ti piacerebbe sapere come fare a vendere online e cominciare da subito a guadagnare standotene comodamente a casa tua, ma credi di non esserne capace? Nessuna paura, non farti prendere dal panico. Lo so che starai pensando che solo gli esperti possono vendere online e che tu, non avendo nozioni di informatica, non potrai riuscirci, ma credimi, non è così.
Se anche tu vuoi entrare nel futuro, nel mondo della vendita online devi solo seguirmi, ti guiderò passo passo fino alla vetta. Avrai letto mille volte che il futuro è la vendita online, e ti assicuro che è vero. D'altra parte pensaci un attimo... come potresti guadagnare in internet se non vendi online?
Allora, sei pronto per cominciare? Bene, mettiti comodo, prepara i pop corn e ascoltami attentamente.

Scusami per quanto ho scritto nel paragrafo precedente, stavo solo prendendo in giro un noto collega che usa questo stile di scrittura per insegnare a fare qualsiasi cosa vi venga in mente. Immagino avrete capito di chi parlo :-)

Dai, basta scherzare. Parliamo seriamente

Lascia perdere la vendita online. Le probabilità che il sito che intendi fare venga trovato in Google dai potenziali clienti sono bassissime, e come potrebbe essere altrimenti?  Prova a cercare un qualsiasi prodotto e osserva il numero di risultati mostrati da Google. Come minimo sono centinaia di migliaia. Spesso milioni.

Come puoi pensare che trovino il tuo sito?

Articoli più letti di questa sezione:

I commenti di chi ha un sito ecommerce

Perché solo un ecommerce su 100 funziona?

Cosa vendere online per guadagnare

Vendere preziosi online in Italia e in Russia

 

Con un sito ecommerce. Hai più di 99 probabilità su 100 di buttare soldi dalla finestra e di sprecare tanto tempo inutilmente. Gli aspetti fiscali sono l'ultimo del tuoi problemi!

Indipendentemente da chi ti farà il sito:tu, un tuo amico, il vicino di casa "esperto di computer", la web agency del tuo paese o la più rinomata web agency di Milano, di Modena o di San Marino, cambierà ben poco.

E probabilmente non venderesti nulla nemmeno se il sito ecommerce te lo facessimo noi. Naturalmente c'è sempre la possibilità che rientri in quell'1% che riesce a vendere, oppure hai un budget consistente e sei disposto a pagare Google AdWords o a pubblicizzare il tuo sito ricorrendo ad altre strategie. Ma spesso nemmeno questo funziona.

Sarà molto meglio per te e probabilmente un giorno mi ringrazierai.

 

Veniamo ora agli obblighi fiscali per aprire un ecommerce

Serve la Partita IVA per vendere online? Magari servisse solo la P.IVA! Serve anche essere iscritti alla Camera di Commercio e all'INPS (che costa come minimo 2.900 euro all'anno).

A proposito, è obbligatorio inserire la P.IVA e gli altri eventuali dati aziendali nella home page di qualsiasi sito che proponga prodotti o servizi. E-commerce o non e-commerce.

 

Cosa devo fare per vendere on line?

La vendita online, per quanto riguarda gli obblighi fiscali, non differisce molto dalla vendita fatta in un negozio tradizionale. Per poter vendere online è pertanto necessario:

Quanto costa tutto questo?*

* Questi dati potrebbero non essere aggiornati.

Richiedere la partita IVA non ha alcun costo. L'iscrizione alla camera di commercio costa circa 80,00 euro/anno.

I contributi da versare all’INPS sono circa il 20% del reddito dichiarato, fino a 43.042 euro, ma c’è un minimo da versare. Nel 2011 il contributo viene calcolato su un reddito minimo, attenzione, reddito, non fatturato, di 14.552,00 euro ed è pertanto pari a circa 2.900,00 euro/anno.

A questi costi dovrete aggiungere quello del commercialista (circa 1.000 euro/anno), a meno che siate in grado di gestire da soli (o con l'aiuto del tutor che l’agenzia delle entrate mette a disposizione) la vostra contabilità e di fare la dichiarazione dei redditi.

In conclusione, prima di aprire un sito e-commerce, fate bene i conti.

Anche se in un anno avrete venduto solo un paio di cellulari (e, considerando i risultati di molti siti e-commerce che conosco, sono ottimista), vi sarà costato 4.000 euro + tutto il tempo impiegato ad inserire articoli e descrizioni nel sito, ammesso che il sito ve l'abbiano fatto gratis o lo abbiate fatto voi.

Naturalmente dovrete anche pagare le tasse su quanto avete guadagnato. Ammesso che guadagnate 20 euro per ogni cellulare, dovrete venderne 240 all'anno solo per recuperare le spese.

Spese di hosting del sito e-commerce e altri costi

Non ho considerato le spese per l'hosting, l’ADSL, il telefono, il PC ed il software necessario perché do per scontato che li abbiate già.

In realtà ci sono altri costi che dovete prevedere: la promozione del sito tramite AdWords. A meno che pensiate che il vostro sito lo si troverà in prima pagina su Google digitando “vendita iphone” (vorrei vedere come fate a superare 11 milioni di siti concorrenti!) dovrete pagare Google AdWords circa 1,00 euro per ogni visita.

Per vendere un telefonino vi serviranno un centinaio di visite, ammesso che i vostri prezzi siano più bassi di altri e che il sito abbia un aspetto professionale e sia intuitivo da usare. Ogni vendita vi costerà pertanto 100,00 euro, più i costi fissi che abbiamo visto sopra.

Vendendo 200 telefonini all'anno avreste una perdita secca di circa 50 euro per ogni cellulare. Stando tutto il giorno a dormire e senza avere alcun sito vi ritrovereste a fine anno con almeno 10.000 euro in più in tasca.

Altri obblighi fiscali per chi ha un sito e-commerce

Altri obblighi: dovete avere le fatture di tutti i prodotti che acquistate per rivendere ed emettere fattura se richiesta dal cliente che fa un ordine.

Sulla home page del sito ci deve essere la ragione sociale della ditta, indirizzo completo, partita IVA e Numero REA. Se trattasi di società di capitale deve esserci anche il capitale sociale versato.

Trattandosi di vendita per corrispondenza dovete applicare il diritto di recesso, ossia il compratore ha il diritto di restituirvi la merce acquistata se non soddisfatto entro 10 gg. lavorativi dal ricevimento della merce.

Qualcuno leggendo queste righe sorriderà pensando che ho detto solo cose ovvie. Ma siamo davvero sicuri che siano ovvie?

Per molti utenti non lo sono, altrimenti non riceverei ogni giorno email del genere: "ho un budget di 500 euro, vorrei fare un sito e-commerce per vendere iPhone e iPad (ho un amico che me li fornirebbe)…sono disoccupato, non ho la Partita Iva, ma se il commercio prende piede la posso fare…."

La Partita IVA e tutto il resto dovete averli prima di fare un sito e-commerce, non dopo.

Aggiornamento 2020: Norme per la vendita online

Ecco le 5 domande che ci fanno più spesso sulla vendita online:

  1. E’ indispensabile avere la P.IVA per vendere online (anche se vendo poco)?
  2. Devo essere iscritto necessariamente alla Camera di Commercio e all’INPS? Se sì, quanto mi costa all’anno?
  3. E’ vero che se fatturo (o guadagno) meno di 5.000 euro l’anno non serve la partita IVA e nemmeno l’iscrizione alla Camera di Commercio e all’INPS?
  4. Se oltre che in Italia vendo in altri paesi europei, ho dei costi diversi?
  5. Quanto mi costerà il commercialista?

Ed ecco le risposte dei nostri commercialisti:

DOMANDA 1

L’obbligo di apertura della partita iva scaturisce dalle indicazioni contenute nei primi articoli del DPR 633 del 1971 che prevedono i requisiti oggettivo, soggettivo e territoriali per l’assoggettamento a IVA delle operazioni effettuate nell’ambito della propria attività di cui si riportano alcuni estratti.

Articolo 1 Operazioni imponibili

L'imposta sul valore aggiunto si applica sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato nell'esercizio di imprese o nell'esercizio di arti e professioni e sulle importazioni da chiunque effettuate.

Articolo 4 Esercizio di imprese

Per esercizio di imprese si intende l'esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, delle attività commerciali o agricole di cui agli articoli 2135 e 2195 del codice civile, anche se non organizzate in forma di impresa, nonché l'esercizio di attività, organizzate in forma d'impresa, dirette alla prestazione di servizi che non rientrano nell'articolo 2195 del codice civile.

Articolo 5 Esercizio di arti e professioni

Per esercizio di arti e professioni si intende l'esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, di qualsiasi attività di lavoro autonomo da parte di persone fisiche ovvero da parte di società semplici o di associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche per l'esercizio in forma associata delle attività stesse.

Articolo 7 Territorialità dell'imposta ….prevede alcune definizioni per definire una operazioni da considerarsi italiana, comunitaria o extracomunitaria.

In linea di massima la mancanza di almeno uno di questi requisiti comporta l’esclusione dalla normativa.

Negli articoli citati si parla di professione abituale: presupposti dell’abitualità e della professionalità nell'effettuazione di prestazioni di servizi e di compravendita di beni sussistono ogni volta che un soggetto pone in essere con regolarità, sistematicità e ripetitività una pluralità di atti economici coordinati e finalizzati al conseguimento di uno scopo.

Da quanto esposto si desume che è assoggettato alla normativa IVA e quindi tenuto all’apertura della partita Iva colui che svolge in maniera non occasionale una attività di commercio.

L’ammontare delle vendite effettuate non è un carattere essenziale per definire occasionale una attività.

Un singolo affare può essere indice di attività non occasionale come viceversa più affari conclusi possono comunque rientrare nel concetto di occasionale.

Si tratta di vendita occasionale quando il soggetto non ha predisposto nulla per poter compiere questi atti. Nel caso specifico, se attivo un sito internet al fine della compravendita o prestazioni di servizi, ho predisposto una struttura e quindi potrei rientrare nel caso della vendita NON occasionale anche se compio una singola vendita di pochi euro- Si dovrà affrontare un'analisi caso per caso delle varie fattispecie.

DOMANDA 2

Iscrizione al Registro imprese: L'iscrizione nel Registro Imprese è obbligatoria oltre che per le società anche per gli imprenditori individuali e gli imprenditori agricoli/coltivatori diretti. Pertanto, sono obbligati a richiedere l'iscrizione nel Registro delle Imprese le persone fisiche che esercitano l’attività di Imprenditore commerciale individuale (non piccolo) così definito:

colui che esercita un'attività compresa fra quelle indicate dall'art. 2195 c.c. ovvero: un'attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi; un'attività intermediaria nella circolazione dei beni; un'attività di trasporto per terra, per acqua o per aria; un'attività bancaria o assicurativa; altre attività ausiliarie delle precedenti.

Sono piccoli imprenditori (art. 2083 C.C.): i coltivatori diretti del fondo; gli artigiani; i piccoli commercianti; coloro che esercitano un'attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia. Data una sostanziale difficoltà a interpretare la legislazione al riguardo, è ostico identificare con precisione quando un imprenditore è «piccolo».

L’iscrizione in camera di commercio prevede il versamento di un contributo annuo parametrato alla natura del soggetto (impresa individuale, società di persone, di capitali…)

Iscrizione INPS: La nascita dell'impresa non è il presupposto automatico per il sorgere dell'obbligo contributivo nella Gestione previdenziale dei Commercianti/Artigiani, ma ad essa deve essere collegato l'esercizio dell'attività in via abituale e prevalente pertanto non sono iscrivibili i seguenti casi:

svolgimento di attività da lavoro dipendente a tempo pieno;

partecipazione alla realizzazione dello scopo sociale esclusivamente tramite conferimento di capitale;

altra attività prevalente con iscrizione alla relativa cassa/ente previdenziale;

iscrizione alla gestione previdenziale degli artigiani o commercianti per altra attività d'impresa.

L’iscrizione alla gestione commercianti prevede il versamento minimo di un contributo annuo di euro 3.451,99 (3.444,55 IVS + 7,44 maternità) da versarsi in quattro rate trimestrali, e il versamento di un saldo e di un acconto da versarsi sulle quote di reddito eccedenti i minimali fissati e calcolati in ragione di una aliquota pari al 22,29 % (per il 2014)

DOMANDA 3

E’ vero che se fatturo (o guadagno) meno di 5.000 euro l’anno non serve la partita IVA e nemmeno l’iscrizione alla Camera di Commercio e all’INPS?

No, entrambe sono affermazioni errate, l’obbligo di apertura della partita iva e l’obbligo di iscrizione a una gestione contributiva non è collegata a un dato quantitativo.

DOMANDA 4

Si, per la compravendita di beni e la prestazione di servizi con soggetti non domiciliati in Italia ma in paesi della Unione Europea o extra Unione Europea sono previste regole diverse in termini di emissione dei documenti contabili, di registrazione contabile, di rendicontazione e di comunicazioni alla Agenzia delle Entrate (Comunicazione Intrastat, comunicazione polivalente Black List o San Marino…).

DOMANDA 5

Il costo del commercialista varia a seconda di diversi parametri tra cui: ammontare degli acquisti e delle vendite; numero di documenti contabili da registrare; tipologia degli acquisti e vendite (acquisti Italia, acquisti intracomunitari, importazioni, esportazioni); numero di conti correnti dell’impresa, presenza di dipendenti etc etc…).

©1997-2021 Gianfranco Viasetti, studio Viasetti, 3 Gennaio 2020. Riproduzione vietata

 

Nota per il lettore: considerata la velocità con cui in Italia cambiano le leggi, le suddette informazioni potrebbero essere inesatte o non aggiornate. Vi consiglio di consultarvi con il vostro commercialista.

 

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